FULVIO RIZZO. Avvocato, Socialista, Sindaco di Tricase Protagonista attento e critico della travagliata storia del Novecento
Il 18 giugno 2020 è ricorso il decimo anniversario della morte di Fulvio Francesco Raffaele Rizzo, deceduto il 18 giugno 2010 a Tricase, a 93 anni compiuti, presso la Casa di Betania “Hospice-Onlus”. Fulvio Rizzo era nato a Specchia, il 5 febbraio 1917, da Giovanni Francesco (detto Gianfrancesco, Specchia, 1884 – Tricase, 1956) e da Elena Maria Dolorosa Casamassima (Tricase, 1882 – Ivi, 1974). Nel corso della sua lunga esistenza, Fulvio Rizzo è stato un valente e rinomato avvocato, un appassionato e convinto socialista, un amministratore capace e preparato. Egli ha occupato diversi incarichi in campo sindacale, politico e nelle pubbliche amministrazioni; è stato anche e soprattutto un protagonista attento e critico della travagliata storia del Novecento italiano.
Fulvio Rizzo fa parte ormai della storia di Tricase e della provincia di Lecce. Il giorno del suo funerale, nella chiesa Matrice di Tricase, in verità, non eravamo in molti ad onorarlo e a salutarlo per l’ultima volta, come sarebbe stato giusto e come sicuramente avrebbe meritato un Uomo come Fulvio che tanto ha dato e sempre si è speso per la comunità tricasina e per l’intera provincia di Lecce. A rendergli l’estremo saluto è toccato al dott. Antonio Musarò, sindaco della città di Tricase e all’avvocato Luigi Piccinni, in rappresentanza dell’Ordine Forense di Lecce. Si è notata, e come!, la mancanza di leaders socialisti provinciali e nazionali che non solo sarebbero dovuti intervenire, ma avrebbero dovuto parlare del compagno Fulvio, “la bandiera più prestigiosa del socialismo salentino”.
Anche la stampa locale e provinciale ha dimenticato di ricordarlo adeguatamente, a parte un sincero ed accorato articolo del direttore Alessandro Distante, sul periodico locale “Il Volantino” del 24 giugno 2010 ed un numero speciale dell’altro giornale tricasino, “Terra di Leuca”, nel settembre successivo, a Lui interamente dedicato, con un mio editoriale e con gli scritti di Gennaro Ingletti, Luigi Piccinni, Damiano Potì, Salvatore Panico, Ercole Morciano, Antonio Musarò, Luigi Ecclesia, Vittorio Serrano, Antonio Coppola, Francesco Scarascia e Silvano Baglivo. Poi niente, è calato il silenzio!
Solo dopo sette anni dalla morte, nel febbraio 2017, in occasione del centesimo anniversario della nascita, il giornalista Dino Levante, su “La Gazzetta del Mezzogiorno”, lo ha brevemente ricordato. Ma tutto ciò, onestamente, a me è sembrato poco e insufficiente; ecco perché la presente ricerca, fortemente voluta per mettere in evidenza il contributo e la passione, l’impegno e la coerenza, la militanza e la tenacia di un grande Socialista, di un valente Avvocato, di un saggio e competente Amministratore. Certamente una testimonianza preziosa quella di Fulvio Rizzo per quanti avessero voglia di conoscere e meglio approfondire gli ultimi cento anni della storia tricasina e provinciale, anche e grazie alla Sua grande competenza giuridica e la Sua tenace passione politica ed amministrativa, sempre ispirate agli ideali della democrazia, della libertà, della giustizia e del Socialismo.
Il presente volume si divide sostanzialmente in due Parti. La Parte prima è comprensiva di sei Capitoli; la Parte seconda di ben dieci Appendici.
Nel Capitolo primo ho messo in evidenza la biografia, utilizzando le comunicazioni, gli interventi e i ricordi scritti e riferiti dallo stesso Fulvio; concludendo questo Capitolo con una nota biografica sinottica, utile per chi voglia avere sinteticamente un’idea complessiva della Sua vita.
Nel Capitolo secondo ho rimarcato la valentia dell’Avvocato con studio professionale a Lecce e a Tricase. Ma, come ho precisato nella parte introduttiva di questo Capitolo, non è stato agevole per me illustrare adeguatamente l’attività professionale dell’avv. Fulvio Rizzo, considerato che Egli, nel corso del suo lungo percorso professionale, ha esercitato ininterrottamente nei rami penale, civile e amministrativo nei vari gradi delle giurisdizioni. Pertanto, il mio modesto contributo è stato solo quello di registrare le tappe fondamentali della Sua professione di avvocato, utilizzando quanto da Egli stesso riferito e quanto e soprattutto da altri, avvocati e/o esperti di diritto, è stato scritto ed affermato sulle Sue non comuni doti e capacità professionali.
Nel Capitolo terzo ho ricordato gli incarichi sindacali sia come componente del Comitato Esecutivo provinciale della Camera del Lavoro che come Vicesegretario provinciale della Confederterra di Lecce. Gli anni dal 1944 al 1956 sono stati quelli che hanno più caratterizzato l’impegno sindacale, nel corso dei quali è emersa anche la Sua preparazione professionale quale componente del collegio di difesa dei contadini al processo per i noti fatti dell’Arneo.
Quello più ricco di documentazione e di testimonianze è certamente il Capitolo quarto nel quale ho rievocato i diversi incarichi politici ed amministrativi dal 1951 al 1977. Segretario della sezione del P.S.I. di Tricase e componente della Direttivo e della Segreteria provinciale del P.S.I. di Lecce; Consigliere comunale a Tricase dal 1951 al 1956 e poi Sindaco di Tricase dal 1956 al 1959, con una coalizione di Socialisti e Liberali, in una provincia dove le forze moderate e, soprattutto quelle democristiane, erano fortemente maggioritarie e prevalenti. Ho evidenziato, a semplice titolo indicativo, alcune Deliberazioni di Giunta e di Consiglio dell’Amministrazione Rizzo, rinviando il lettore interessato alle Appendici sesta e settima nelle quali ho pubblicato l’elenco completo delle Delibere della Giunta Comunale (11.06.1956-16.06.1959) e del Consiglio Comunale (16.06.1956-24.10.1958) di Tricase. Mi sono soffermato poi sulla carica di Consigliere Comunale a Tricase dal 1959 al 1977 ed ho documentato le sue dimissioni da Consigliere nel giugno 1977 per incompatibilità, perché nominato Componente del Comitato Regionale di Controllo sugli atti degli Enti Locali – Sezione distaccata del Lecce. Ho completato questo Capitolo con la carica di Consigliere alla provincia di Lecce dal 1960 al 1970, per due mandati amministrativi consecutivi.
Ho raggruppato nel Capitolo quinto, per una questione di linearità e semplicità, le diverse candidature: Fulvio Rizzo fu candidato, sempre per il P.S.I., alla Camera dei Deputati nel 1953 e nel 1963; al Senato della Repubblica nel 1958 e al Parlamento Europeo nel 1984. Purtroppo, non venne mai eletto in nessuna di queste importanti competizioni elettorali.
Il Capitolo sesto, ultimo della Parte prima, è riferito alla sua esperienza quale Presidente dell’Istituto Autonomo per le Case Popolari della provincia di Lecce e Vice- Presidente nazionale, nonché Responsabile nazionale del “Centro Studi” dello stesso Istituto dal gennaio 1965 al dicembre 1974; dieci anni pieni ed intensi comprovati da documenti dell’Istituto e da articoli giornalistici, come è possibile verificare nell’Appendice ottava, completamente dedicata all’attività svolta presso quell’Istituto. In questo stesso Capitolo ho evidenziato anche la nomina di Componente del Comitato Regionale di Controllo sugli atti del Enti Locali nella Sezione distaccata di Lecce dal 1977 al 1982. Un quinquennio nel corso del quale l’Avv. Fulvio Rizzo Rizzo ha profuso il suo impegno con la continua presenza, la saggezza amministrativa e la profonda conoscenza legislativa.
Segue, come anticipato, la Parte seconda, strutturata in dieci Appendici. Esse sono fonti documentarie e bibliografiche indispensabili che attestano e convalidano il lavoro di ricerca compiuto presso l’Archivio privato della Famiglia Rizzo, presso gli Archivi storici e giornalistici locali e provinciali; nonché per l’utilizzazione della necessaria bibliografia di volumi e periodici consultati. Per dare solo un’idea, anticipiamo che l’Appendice prima è interamente dedicata ai documenti su Giovanni Francesco Rizzo ed Elena Dolorosa Casamassima, genitori di Fulvio. La Seconda riporta i documenti anagrafici, religiosi e militari di Fulvio Rizzo; la Terza è riferita ai documenti scolastici e professionali; la Quarta a quelli politici, amministrativi e sociali. L’Appendice quinta riporta i documenti di Rosaria (Sara) Lucia Giaccari (Morciano di Leuca, 09.11.1927 – Castrignano del Capo, 01.03.2018), coniugata con Fulvio il 13 aprile 1957, “donna paziente e comprensiva”, che lo ha accompagnato nel prosieguo della sua vita di avvocato e di uomo politico.
Le Appendici sesta e settima sono riferite alle Deliberazioni della Giunta Comunale di Tricase (11.06.1956-16.06.159) e alle Deliberazioni del Consiglio Comunale di Tricase (16.06.1956-24.10.1959) per quanti volessero conoscere dettagliatamente l’operato dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Rizzo.
L’Appendice ottava documenta l’attività svolta per dieci anni quale Presidente dell’Istituto Autonomo per le case Popolari della provincia di Lecce; mentre l’Appendice nona riporta l’elenco delle interviste e degli scritti di Fulvio Rizzo pubblicati sulla stampa periodica (1977-2008) e gli scritti e gli articoli su di Lui (2010-2017).
L’Appendice decima riproduce le immagini fotografiche recuperate e documenta le diverse fasi della sua vita.
Detto ciò, in modo sintetico, ringrazio con piacere quanti mi sono stati vicini ed hanno contribuito, in maniera diversa, alla realizzazione del presente lavoro. Esprimo un ringraziamento particolare alla dott.ssa Daniela D’Aversa per l’aiuto fornitomi nelle ricerche presso l’Archivio storico comunale di Tricase e a mio figlio Carlo per il contributo indispensabile nella consultazione on line de “La Gazzetta del Mezzogiorno”. Analogo ringraziamento rivolgo all’avv. Carlo Chiuri, sindaco di Tricase per la Presentazione e al prof. Salvatore Coppola, “storico delle classi popolari salentine”, per la Prefazione, che precedono queste poche righe introduttive. Ringrazio di nuovo il dott. Pierfrancesco Giaccari per avermi permesso di consultare l’Archivio privato di Fulvio Rizzo e autorizzato a fotocopiare e a pubblicare numerosi documenti che sono stati essenziali per la presente ricerca.
Francesco Accogli