Il vecchio mondo arcaico, contadino, col suo patrimonio di valori, è scolorito. Non era il migliore dei mondi possibili, ma neanche il peggiore. Il nuovo non ci piace punto, è ispido e pregno di contraddizioni, con le sue alienazioni e imposture che ci si spalmano addosso, anche in modo inconscio.
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Acquarica del Capo
I luoghi da visitare e le tradizioni da conoscere a Acquarica del Capo
ACQUARICA DEL CAPO (Le) – E’ un lavoro fatto di silenzi e di pazienza. Da filosofi, di meditazione e introspezione. E’ come comporre un puzzle. Per fare un cesto di canne ci vuole più di un giorno di lavoro, e più di tanto non lo puoi vendere.
3 CommentiDrizzate sugli attenti come un esercito in fila. Sono centinaia le stalattiti che si dipartono dalla volta della bellissima grotta Sartrea, in agro di Acquarica del Capo, quasi come a voler accogliere il visitatore che ha avuto l’ardire di oltrepassare uno stretto budello prima di giungere a destinazione. Un passaggio difficoltoso ma che ha impedito alle correnti d’aria di penetrare con violenza nell’invaso, lasciando così alle concrezione la possibilità di crescere, ingrossarsi, costruendo meravigliose sculture, modellando pregiati drappeggi, spennellando lo spazio con variazioni cromatiche calde dei colori della terra.
Lascia un commentoPorta il nome di una donna, si ramifica nel sottosuolo da cui ne attinge la linfa vitale e a sua volta offre nutrimento alle piante che la sovrastano e che nelle sue viscere ramificano le radici in cerca di umidità. Una dea Madre che ci accoglie nel suo ventre. Siamo ad Acquarica del Capo. Sotto terra.
Lascia un commentoUno della metà degli insediamenti medioevali scomparsi nella Provincia di Lecce, quello del Celsorizzo ad Acquarica del Capo, di cui oggi restano solo la piccola chiesa della Madonna dei Panetti ed un imponente torre che, alla sua base, ospita un piccolo tesoro: la cappella di San Nicola.
2 CommentiTempo di lettura: 3 minutiE’ buio. La luce non penetra in profondità all’interno della caverna della Madonna della Rutta, più comunemente conosciuta come “la Madonna delle Grotte”. Una contrada dal variegato patrimonio arboreo e culturale, presieduta da una piccola chiesetta ricavata in una liama, eretta lì dove un tempo si parlava una lingua differente, dove si praticava un culto religioso “intriso di Oriente”, dove bastavano poche incisioni e monogrammi per contemplare l’ultraterreno.
Lascia un commentoLa chiesetta della Madonna dei Panetti sorge alla periferia Nord-Ovest del comune di Acquarica del Capo, in quello che in passato è stato il casale di Celsorizzo. E’ una costruzione datata al XII secolo, sebbene tradizioni differenti la attestino già al X sec. Ha forma quadrangolare e non presenta navate all’interno, mentre sul lato orientale vi sono due absidi affrescate, parte restante di una probabile decorazione pittorica che coinvolgeva l’intera superficie muraria.
Lascia un commentoTempo di lettura: 3 minutida Progetto Salento n°19 – Maggio 2011
Un’opera d’arte di rara bellezza costruita dall’uomo e dalla natura e pregna di un importante significato storico-culturale.
Ringrazio Giuliano Ciriolo, direttore editoriale della presente rivista, che mi ha dato l’opportunità di parlare in questo numero delle “Tajate”; in altre parole, delle cave esauste di conci di tufo che si trovano nel territorio di Acquarica del Capo (Le), come pure in altri paesi del Salento.
Lascia un commentoTempo di lettura: 3 minutiIl cane è il migliore amico dell’uomo, anche se non sempre si può affermare il contrario. Lo dimostra il profondo legame che lo lega all’essere umano fin da epoche antichissime. Nel sud-est dell’Algeria infatti, sulle rocce del massiccio del Tassili N’Ajjer, sono visibili delle incisioni che rappresentano dei cani con la coda arricciata accanto ai loro compagni umani, risalenti ad un periodo compreso tra 6000 e 1500 anni fa.
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