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Acquarica del Capo

I luoghi da visitare e le tradizioni da conoscere a Acquarica del Capo

NUOVI SCRITTORI. “Vite di C’era”, l’invisibile nell’impercettibile

Tempo di lettura: 4 minuti

Opera prima dell’ancor giovane autore Antonio Romano (pugliese di Acquarica del Capo, Lecce, ma nato a Galatina), infermiere di professione e scrittore per vocazione.

In questo romanzo, articolato in sei racconti (illustrati da Maria Concetta Olimpio), Romano narra le vicende di Nepente (alter-ego autobiografico), infermiere presso l’Azienda Ospedaliera di Siena, che racconta le sue esperienze in corsia e non.

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Grotta Sartrea

Tempo di lettura: 2 minuti

Drizzate sugli attenti come un esercito in fila. Sono centinaia le stalattiti che si dipartono dalla volta della bellissima grotta Sartrea, in agro di Acquarica del Capo, quasi come a voler accogliere il visitatore che ha avuto l’ardire di oltrepassare uno stretto budello prima di giungere a destinazione. Un passaggio difficoltoso ma che ha impedito alle correnti d’aria di penetrare con violenza nell’invaso, lasciando così alle concrezione la possibilità di crescere, ingrossarsi, costruendo meravigliose sculture, modellando pregiati drappeggi, spennellando lo spazio con variazioni cromatiche calde dei colori della terra.

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La “Matonna de la rutta” (Madonna delle grotte)

Tempo di lettura: 3 minutiE’ buio. La luce non penetra in profondità all’interno della caverna della Madonna della Rutta, più comunemente conosciuta come “la Madonna delle Grotte”. Una contrada dal variegato patrimonio arboreo e culturale, presieduta da una piccola chiesetta ricavata in una liama, eretta lì dove un tempo si parlava una lingua differente, dove si praticava un culto religioso “intriso di Oriente”, dove bastavano poche incisioni e monogrammi per contemplare l’ultraterreno.

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La chiesa della Madonna dei Panetti in Acquarica del Capo

Tempo di lettura: 3 minuti

La chiesetta della Madonna dei Panetti sorge alla periferia Nord-Ovest del comune di Acquarica del Capo, in quello che in passato è stato il casale di Celsorizzo. E’ una costruzione datata al XII secolo, sebbene tradizioni differenti la attestino già al X sec. Ha forma quadrangolare e non presenta navate  all’interno, mentre sul lato orientale vi sono due absidi affrescate, parte restante di una probabile decorazione pittorica che coinvolgeva l’intera superficie muraria.

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Le “Tajate” di Acquarica del Capo

Tempo di lettura: 3 minutida Progetto Salento n°19 – Maggio 2011

Un’opera d’arte di rara bellezza costruita dall’uomo e dalla natura e pregna di un importante significato storico-culturale.

Ringrazio Giuliano Ciriolo, direttore editoriale della presente rivista, che mi ha dato l’opportunità di parlare in questo numero delle “Tajate”; in altre parole, delle cave esauste di conci di tufo che si trovano nel territorio di Acquarica del Capo (Le), come pure in altri paesi del Salento.

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