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Ugento

I luoghi da visitare e le tradizioni da conoscere a Ugento

La tomba dell’atleta di Ugento

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Il 14 Maggio 2015 nella periferia di Ugento in direzione Gemini, durante alcuni lavori di scavo per conto dell’Acquedotto Pugliese, è stata rinvenuta una tomba messapica del IV sec. a.C. contenente i resti di un’intera famiglia oltre ad un corredo funerario molto pregiato che lascerebbe trasparire le nobili origini degli inumati.

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Il trappeto ipogeo in località Sant’Antonio, Ugento

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Nascosto dalla vegetazione che gli fa da custode e da volta, si scende da una piccola scaletta scavata nella roccia in prossimità di un fazzoletto di terra antistante il consorzio di bonifica “Ugento Li Foggi”. E’ un piccolo frantoio ipogeo, conosciuto dagli abitanti del posto come il “trappiteddhu“, ricavato in una banco di pietra fossile che lascia ancora trasparire i modelli di pietra di quelli che un tempo erano organismi viventi, per lo più bivalvi.

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Il villaggio rupestre di Ugento

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Polifemo scruta con il suo enorme occhio ormai vuoto e cieco il cielo di Ozan.  Ricorda ogni giorno l’affronto subito da quel tizio, “Nessuno” si chiamava. Colui che scatenò l’ira degli dei inimicandosi la “buona sorte” e firmando la peggiore delle sceneggiature per il suo viaggio di ritorno a Itaca, dopo le battute finali della guerra di Troia.

Il ciclope se ne stà li, silente. Non ha più la voglia e l’età di fare lo spaccone. Solo le acque, infinite e incorporee protuberanze degli arti del padre, Nettuno, gli fanno ancora compagnia e gli concedono di tanto in tanto una carezza, un gesto d’affetto al quale nemmeno le divinità e gli esseri superiori possono rinunciare.

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La necropoli messapica in località Sant’Antonio (Ugento)

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I Messapi, fiero popolo dell’Italia Meridionale che tanto ha fatto discutere gli storici, locali e non, sulla propria origine, sembra aver riacquistato recentemente un piccola parte del decoro e del lustro che gli è appartenuto in epoca remota, quando regnava sovrano sull’antica terra del Salento difendendo con le unghie e con i denti ciò che gli apparteneva di diritto. Le numerose pubblicazioni cartacee, programmi televisivi e cartelli turistico-informatico comparsi quasi come funghi nelle aree interessate sembrano aver suscitato notevolmente l’interesse della popolazione locale che pur ignorava il significato del termine “Messapi“. Cosa aggiungere poi se anche la rigidità dell’istruzione pubblica ha rotto gli schemi e i protocolli scolastici per aprire la mente delle nuove generazioni nei confronti di quelle che sono, a tutti gli effetti, le radici della civiltà messapico-salentina.

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Le secche di Ugento

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Le secche di Ugento nel corso dei secoli si sono rese protagoniste di numerosi naufragi, alcuni molto noti, altri passati inosservati… Tra i più blasonati possiamo sicuramente citare la rovinosa avventura di Pirro, re dell’Epiro, che si recò in Puglia per portare il proprio aiuto a Taranto nella sua battaglia contro Roma. Oppure ancora il mercantile Liesen, che giace a pochi metri di profondità da diverse decadi ormai e divenuto di fatto un attrazione per molti sommozzatori.

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Lido Marini

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Lido Marini, località balneare che costituisce frazione dei comuni di Salve e Ugento, fa parte della provincia di Lecce ed è situata nel sud del tacco peninsulare.

Il sito ha scoperto da pochissimi anni la sua attuale vocazione turistica o, per meglio dire, da pochi anni è divenuto un’ambita mèta turistica. Sino a qualche anno fa, infatti, delle meraviglie di Lido Marini ne godevano solo gli abitanti dei paesi limitrofi. Oggi, invece, il sito è apprezzato da turisti provenienti da ogni dove. Certamente la natura ha fatto la sua parte, donando a questo tratto costiero delle caratteristiche sorprendenti: litorale basso e sabbioso, sabbia fine e dorata e, ovviamente, un inconfondibile mare cristallino.

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