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“Musicultura” edizione 2011 per i 150 anni dell’Unità d’Italia

Un arco temporale di circa due mesi (dal 5 maggio al 25 giugno 2011), sette enti promotori (Conservatorio “T. Schipa” di Lecce ente capofila, affiancato dagli assessorati alla cultura della Regione Puglia, della Provincia di Lecce e dei Comuni di Lecce, Brindisi, Matino, Specchia), tre sponsor, quattro città e rispettive location (Teatrino del Convitto Palmieri di Lecce, Convento di Santa Chiara di Brindisi, Palazzo dei Marchesi del Tufo di Matino, Convento dei Francescani Neri di Specchia), sette serate, due anniversari celebrativi (150° dell’Unità d’Italia, sotto l’egida dei comitati nazionale e regionale, e bicentenario della nascita di Liszt), partecipazione di tre ensemble corali e strumentali, performance di tredici musicisti, un regista, cinque attori, interventi di sette relatori (figure istituzionali ed esperti di vari settori culturali), esposizione di cimeli di due collezionisti privati. Questi i numeri riassuntivi della quarta edizione di “MusiCultura”, rassegna di concerti-conferenza promossa dal Conservatorio di Lecce, per la direzione scientifico-artistica di Elsa Martinelli.

Particolarmente riuscito e patriotticamente esaltante l’appuntamento inaugurale, tenutosi presso il Teatrino dell’ex Convitto Palmieri di Lecce, dedicato agli inni e canti risorgimentali, a cura dei giovani ensemble corali e orchestrali del Conservatorio di Lecce: coro di voci bianche “Sull’ali del canto”, coro misto e orchestra giovanile, egregiamente diretti da Tina Patavia e Paolo Ferulli per l’abile orchestrazione di Francesca Mammana.

Nella elegante cornice del Convento dei Francescani Neri di Specchia, altrettanto riuscito il doppio spettacolo (teatro e musica) che ha concluso davvero in bellezza la rassegna, specialmente quanto al concerto lirico su arie e pezzi d’assieme tratti da opere di Donizetti (insospettabile mazziniano, amico di molti attivisti e liberali, malgrado fosse al servizio dell’impero asburgico), serata di “alto spessore artistico” nel commento dei presenti.
Nello sguardo d’insieme sull’intero ciclo di appuntamenti, è stata molto apprezzata l’esibizione virtuosistica del flautista Luigi Bisanti nell’integrale delle tre raccolte di arie variate per flauto solo di Saverio Mercadante, musicista altamurano in bilico tra sentimenti borbonici e sabaudi.

Eccellente ed emozionante la performance del pianista Roberto Corlianò nella selezione di brani dal repertorio lisztiano legati ai moti del “quarantotto” in Italia e in Ungheria, per un programma teso a rendere omaggio anche al celebre musicista ungherese nel bicentenario della nascita.

Rimarchevole l’esibizione del giovane soprano salentino Francesca Valente per la bella, coinvolgente e impervia vocalità espressa, soprattutto nelle celebre scena della pazzia dalla “Lucia di Lammermoor”. Anche il mezzosoprano salentino Serena Scarinzi e il soprano italo-brasiliano Luciana Distante hanno ottimamente presentato le loro arie con vocalità piena e corretta.

Nella serata che ha registrato la matura esibizione del baritono romano Maurizio Picconi in arie tratte dal repertorio di Verdi, grande cantore dell’epopea risorgimentale, il giovane tenore leccese Antonio Pellegrino, forte dei consensi ottenuti nella sua recente partecipazione a un famoso talent show televisivo, ha deliziato, anche con due bis, il pubblico brindisino del Convento di Santa Chiara.

Di buon livello le esibizioni di tutti gli altri protagonisti del ciclo di concerti-conferenza proposti dalla rassegna: sia giovani promesse, quale il chitarrista brindisino Francesco Silvestro, alle prese con un difficile repertorio rievocante la figura di Mazzini (che sullo strumento prediletto trovava conforto al suo stato di esule), in una serata che contestualmente ha messo in mostra un’esposizione di chitarre e strumenti a pizzico storici, sia professionalità già accreditate, quale il pianista Vincenzo Rana per l’ottima resa interpretativa di una bella antologia di tarantelle (ballo-simbolo dell’identità nazionale) del repertorio colto.

Assai valido nel sostegno delle voci liriche il pianista Valerio De Giorgi, che nei trascinanti assolo fuori programma ha strappato applausi calorosi.

Tutte le serate sono state incorniciate da brevi interventi introduttivi di Elsa Martinelli che, in qualità di musicologa, ideatrice e promotrice della rassegna, ha presentato di volta in volta i profili professionali dei protagonisti e curato la guida all’ascolto dei rispettivi programmi in relazione al tema celebrativo del 150° dell’unità nazionale.

Elsa Martinelli curatrice rassegna

Utili momenti di riflessione storico-critica sono stati offerti in snelle ma centrate conferenze, nei contributi qualificati ed esperti dell’altamurana Bianca Tragni, giornalista e presidente del Comitato Regionale per il 150° dell’Unità d’Italia, del campiota Carlo Romano docente dell’Università di Roma, del giornalista e saggista barese Riccardo Riccardi, del collezionista tarantino Francesco Spada, della storica della danza leccese Patrizia Baldassarre.

Seguito con molta attenzione e assai gradito anche lo spettacolo teatrale curato da Osvaldo Angelillo, regista-attore gioiese protagonista dell’atto unico di Mario Fratti dal titolo “Garibaldi”, affiancato nella recitazione da quattro brave attrici della compagnia “DiversaMente”, nell’originale intreccio scenico che ruota attorno a un’ideale intervista di una giornalista dei nostri tempi all’eroe dei due mondi.

Graditi bis e fuori programma in ciascuna serata, soddisfazione degli ascoltatori in ogni appuntamento, generale nutrita affluenza del pubblico, con la sola nota stonata del calo nell’appuntamento leccese di giugno, penalizzato da orari imposti dalla struttura ospitante inadeguati al periodo estivo, a fronte dell’alto valore della performance offerta ai fortunati presenti, sottolineata peraltro da fervidi applausi.

Elsa Martinelli


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