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Brindisi, il “dialogo con la natura” di De Giovanni

BRINDISI – “Dialogo con la natura – oltre i 16 : 9”. E’ il titolo della mostra antologica dell’artista salentino Luigi De Giovanni. Location: Bastione di Porta Napoli (già Porta Mesagne) a Brindisi.

Si potrà visitare sino al 14 ottobre. Orario: dalle 10.00 alle 13.00 – dalle 16.30 alle 20.30, lunedì chiuso.

Ingresso libero. Coordinamento: Il Raggio Verde. Curatore:Antonietta Fulvio. Allestimento: arch. Stefania Branca. Catalogo: De Giovanni, edizioni Il Raggio Verde, 2013 ISBN 978-88-89663-77-6.

Patrocini: Presidenza della Giunta Regionale Pugliese, Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia,  Provincia di Brindisi, Comune di Brindisi, Comune di Specchia (Lecce), Accademia di Belle Arti di Lecce.

Leggiamo dall’abstract: “Dalla ricerca della luce all’indagine sul paesaggio, con le sue tele De Giovanni intesse il suo racconto per immagini cogliendo il problema dell’estetizzazione del reale per ritrovare un rapporto più autentico con la natura e con se stessi”.

Dopo il successo della mostra La rinascita di Flora e di ritorno da Cannes dove con la Galleria Mentana ha partecipato (dal 26 al 29 settembre) alla Fiera d’arte contemporanea “Artistes Du Monde-Exposition d’Art Contemporain” al Salons du port, De Giovanni, che vive fra Puglia e Sardegna, con le sue opere sarà protagonista di un nuovo evento espositivo a Brindisi.

Per lui dipingere è un rito ancestrale – si legge nella presentazione di Antonietta Fulvio – e con la stessa sacralità con cui gli antichi sacerdoti si recavano al tempio ce lo immaginiamo quando all’alba imbraccia tele e pennelli per dirigersi in un luogo ben preciso, perché – come lui stesso rivela – ha scoperto degli angoli – della sua Specchia, come del Salento e della Sardegna – dove ha trovato l’inquadratura perfetta da trasferire sullo spazio pittorico. Uno spazio che può moltiplicarsi nei moduli quadrati, nelle tele rettangolari che si avvicinano alla dimensione di quel sedici noni attraverso i quali noi umanità di terzo millennio guardiamo alla realtà. Una realtà fittizia, perché elaborazione di bit, di pixel che ci rendono prigionieri. Una mostra che è soprattutto un invito a guardare oltre e dentro noi stessi”.

Opera di Luigi de Giovanni

Luigi De Giovanni, nato a Specchia dove ha un proprio atelier, vive e opera tra il Salento e Cagliari. Diplomatosi all’Istituto d’Arte di Poggiardo nel 1969, nel 1974 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma. Nel 1973 con il Maestro Avanessian inizia lo studio dell’imprimitura delle tele e delle terre. Nel 1974 si perfeziona nella tecnica ad olio. Nel 1980 sperimenta la tempera all’uovo; realizza alcune opere con un unico filo conduttore “scalate sociali”. Nel 1988 sperimenta tecniche miste con l’uso di materiali di scarto simbolo di “rifiuto” quali segatura, trucioli metallici, pezzi di gomma inservibili, carta e tessuti. Nello stesso anno inizia il rapporto con la Galleria “Mentana” di Firenze che lo presenta alla fiera Arco di Madrid. Negli anni Novanta inizia a realizzare e a esporre opere che hanno come filo conduttore  “l’angoscia nella società attuale” e comincia a usare i vecchi jeans come tele per le sue opere a carattere sociale. Il nuovo millennio lo vede siglare importanti collaborazioni con la Galleria della “Tartaruga” (Roma) e la Galleria “Il Millennio” (Venezia). La sua lunga carriera artistica lo ha visto tenere mostre in tutto il  mondo: New York, Tokyo, Bruxelles (sede del Parlamento Europeo), Madrid, Siviglia, oltre che nelle principali città italiane, da Milano a Roma, Firenze, Pisa, Ferrara, Lecce.

Informazioni tel. 3381404479- 3470080778;  e-mail  lealidimirna@libero.it -ass.eterogenea@libero.it-info@ilraggioverdesrl.it-ufficio stampa@ilraggioverdesrl.it

Info e approfondimenti: www.degiovanniluigi.com www.facebook.com/arte.degiovanni.

 


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