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Pòppiti, anteprima dello spettacolo teatrale all’Alba dei popoli

Lo spettacolo teatrale ‘Pòppiti’ è tratto dall’omonimo romanzo (Il Rosone, 1996) di Giorgio Cretì, nato a Ortelle (Lecce) nel 1933 e morto nel gennaio scorso. L’adattamento teatrale del testo è della scrittrice Raffaella Verdesca, la regia di Paolo Rausa. La Compagnia ‘Ora in Scena’ ritorna per la quarta volta al Faro della Palascìa, questa volta per rappresentare una storia d’amore e di passione nel Salento rurale. La vicenda si svolge a Capriglia, una masseria nell’immediato entroterra fra Santa Cesarea Terme e Vignacastrisi, e ha per protagonisti il mondo rurale salentino con le sue fatiche inenarrabili, le sue passioni incontenibili, la sua voglia disperata di amore lecito e illecito, e il paesaggio naturale, i prati, le erbe e le malerbe, presenze animate che colorano la vita dei nostri ‘pòppiti’, i terroni. Sullo sfondo incombe la guerra di Libia, è il 1911. Tripoli, bel suolo d’amore! Nel minuscolo universo della masseria si intreccia la storia d’amore di Ia e di Pasquale, che l’ha ingravidata e perciò decide di portarla via, in fuga. Pasquale è poi richiamato in guerra, Ia resta col bimbo da svezzare. Il marito è fatto prigioniero e per mesi non dà sue notizie. Sindaco e speziale non sanno dire niente di più sulla sua sorte. La ragazza soffre la solitudine. Potrebbe avere tutti gli uomini delle masserie vicine, ma a guardarla con desiderio è il vecchio suocero. Quando Pasquale ritorna, trova la situazione che meno si sarebbe aspettato. Un dramma che spinge ancora una volta alla fuga con la moglie e il figlio, per iniziare una nuova vita dove può coltivare un’altra terra, lontana, quella che “con il sangue abbiamo conquistato in Libia”.

Lo spettacolo è organizzato in collaborazione con Legambiente Otranto (www.legambienteotranto.it/) e rientra nella manifestazione ‘Alba dei popoli’ del Comune di tranto (www.comune.otranto.le.it/it).

I dialoghi fra i personaggi sono accompagnati dalle canzoni tradizionali salentine, musicate e cantate da P40 e da Lucia Minutello e dalle immagini di Antonio Chiarello e di Carlo Casciaro. Le attrici e gli attori, non professionisti, hanno ormai acquisito una lunga esperienza teatrale e sono orgogliosi e fieri, come lo erano i pòppiti, di dare vita a questi personaggi, figli autentici della terra salentina. Importante e decisiva la collaborazione di Ornella Bongiorni nel montaggio dei video, delle immagini e nell’adattamento del testo alla rappresentazione.

La scrittrice salentina, di origini copertinesi, Raffaella Verdesca, che ha dato già prova di grandi capacità narrative nei romanzi e nelle raccolte di racconti, fra cui ‘Volti di carta. Storie di donne del Salento che fu’, fonte di ispirazione per la rappresentazione lo scorso anno, sempre alla Palascìa, dello spettacolo ‘Volti delle donne di un tempo’, ha espresso qui grandi capacità come sceneggiatrice di testi teatrali. La regia è di Paolo Rausa, latinista e grecista, giornalista e amante della cultura salentina così da dedicare la sua vita a rivelarne gli arcani. Per ora si limita a dirigere una masnada di attori, musici, fotoreporter e fantasiosi inventori della parola per mettere a disposizione del pubblico le storie della nostra terra, sfortunata ma generosa.

La prima dello spettacolo si rappresenterà il 23 aprile a Ortelle (Le), paese natale dell’autore di Pòppiti, Giorgio Cretì, e rientra all’interno di una serie di iniziative culturali e culinarie che hanno lo scopo di valorizzare la figura di un grande personaggio del Salento, che ha amato tanto la sua terra da dedicarle tutta la sua attività letteraria e umana.

Paolo Rausa

Articolo già pubblicato su ItaliaExpress


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