Salento trendy: piace anche ai giapponesi
LECCE – Se in questi giorni di crudele inverno vedete una troupe della tv giapponese aggirarsi nei vostri paesi, non sorprendetevi.
Se gli operatori zummeranno le vostre facce affaticate o deluse, vi filmeranno mentre siete al lavoro, chiederanno perché hanno deciso di vivere e morire dove sono nati agli anziani nei campi o negli ospizi, parleranno con i bambini a scuola, i perdigiorno svagati nelle piazze (“morti ai paesi”), gli artigiani impegnati a dar forma alla loro fantasia, sorridete.
Il Salento ormai è trendy, glamour e adesso anche il Giappone lo ha “scoperto”. A bordo di un furgone bianco, operatori, regista, giornalisti di una tv privata del Sol Levante si aggirano per i borghi del Salento, quelli inferiori a 1000 abitanti, puntando la telecamera sui preziosi intarsi barocchi dei centri storici, parlano con i vecchi, ascoltano le loro storie.
Filmano i rimondatori degli ulivi e della vite al lavoro per carpire antichi segreti: quale ramo, o tralcio và tagliato e quale invece deve restare per dare i suoi nobili frutti?
Da giorni i giapponesi si aggirano per Ruggiano (la deliziosa frazione di Salve), tanto che hanno socializzato con gli abitanti. Poi sono andati in altri piccoli centri. Il progetto ruota attorno a un’idea: la vita nei borghi, la quotidianità, il lavoro, l’economia, l’arte, i rapporti sociali, la spiritualità.
In queste piccole realtà il tempo ha una modulazione lenta e molte interfacce sono rimaste le stesse degli anni e dei decenni passati.
L’interesse del popolo dei samurai e dei kamikaze, di Kawabata e Mishima, per il Salento, avrà certamente una ricaduta anche turistica (attivando un variegato indotto).
Il che, con questi chiari di luna, non è affatto irrilevante. Grazie, Giappone!
Francesco Greco