Incendi: un piromane si aggira per il Capo di Leuca…
CAPO DI LEUCA (Le) – E’ allarme incendi nel Capo di Leuca. Sinora il territorio è stato solo sfiorato dal fenomeno di ogni estate, ma forse c’è un piromane che si aggira per le arse contrade, i casali, le masserie, le pajare.Fiammiferi alla mano, appicca piccoli falò (ne abbiamo contati una quindicina) qua e là e scappa. Solo il suo essere maldestro, il non saper calcolare il vento consente ai fuochi del Salento di spegnersi da soli e alla macchia mediterranea di essere solo sfiorata dalla sua follia.
Il territorio che da Macurano (Montesardo) va fino a “Santa Barbara” e al mare di Novaglie è pieno di questi “segni” deliranti. In particolare la zona del villaggio rupestre di “Macurano”, poi il “Vicinale Murge”, le contrade “Massarone”, “Scarpa”, “Mursanu”, “Caravetti”, “Crucicchie” (verso San Dana), “Patasani, ”ecc.
Giorni fa al piromane è andata bene: il vento era favorevole, aveva appiccato il fuoco vicino alla ferrovia che da Alessano-Corsano porta a Gagliano-Leuca (all’altezza del Ponte della Ferrovia). Solo il pronto intervento di due automezzi dei Vigili del Fuoco di Tricase allertati nel pomeriggio ha consentito di arginare il fuoco, che spinto dallo scirocco, era giunto già a ridosso della masseria didattica “Santa Lucia” piena di turisti. Magari il folle osservava la scena da lontano, compiaciuto del “lavoro”.
E’ bene che le istituzioni, a ogni livello, vigilino e monitorino costantemente la zona. Non solo nell’interesse della natura arida e sitibonda, ma anche del piromane: per evitare che qualche contadino, esasperato, sorprenda il malato di mente e lo spinga nel fuoco. La legge dantesca del contrappasso.
Francesco Greco