“Noi speriamo che ce la caviamo da soli”, progetto APIDO
Sperimentare l’autonomia, dormire fuori casa, cenare con gli amici. Sono queste le sfide che le ragazze e i ragazzi dell’Associazione Insieme per i Disabili di Alessano (Lecce) hanno deciso di accettare.
Per chi non aveva mai vissuto queste esperienze e soprattutto per le famiglie, accettare questo percorso è stato come scalare una montagna.
Ma è bastato un primo week-end affinché tutti potessero ricredersi. Così sono stati i ragazzi a trasmettere la bellezza del vivere in autonomia, anche se per un week-end, ai propri genitori, ai fratelli, agli amici.
Esperienza che va ad aggiungersi alle tante altre attività e laboratori che l’Associazione ha strutturato ormai da oltre 10 anni. Il laboratorio di bricolage, di cucina, di pittura su ceramica e vetro e l’attività di produzione di ortaggi a km zero, grazie a un progetto di ortoterapia.
Molto intensa è anche l’attività sportiva che vede coinvolti i ragazzi in corsi di nuoto e di danceability con risultati importanti e che li vede ospiti in diverse manifestazioni del Sud Salento.
Tutte queste attività dell’Associazione, fatta di famiglie di ragazzi e ragazze con disabilità, che in linea di massima si autofinanzia, guardano a un orizzonte finalizzato a creare le condizioni per accrescere l’autonomia personale e per costruire adesso il “dopo di noi”.
Il percorso che abbiamo progettato si configura non come servizio ma come un’esperienza offerta per sperimentare e apprendere abilità spendibili nella quotidianità.
Il tutto programmando momenti di week-end di autonomia, fuori dalle mura domestiche e dal nucleo familiare, in un appartamento nuovo e condiviso da altri soggetti beneficiari, elaborando e sperimentando in maniera graduale e studiata il distacco dai famigliari, nel rispetto dei riferimenti base e aspetti del quotidiano da tempo presenti nel personale progetto di vita.
Sede del progetto è un appartamento accogliente, privo di barriere architettoniche, dotato di adeguate attrezzature e spazi per lo svolgimento delle attività quotidiane, idoneo per lo svolgimento dell’iniziativa in quanto collocato geograficamente nel centro storico del paese.
L’opportunità straordinaria del progetto “Noi speriamo che ce la caviamo da soli”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a favore di persone con diverse abilità sta contribuendo ad accrescere l’autostima e la fiducia da parte delle famiglie.
Il progetto vede coinvolti 8 ragazzi e ragazze provenienti da paesi del Sud Salento, persone con disabilità medio-grave e rientra in un progetto a caratura nazionale che ha come obiettivo la promozione e lo scambio di buone pratiche e di attività legate a progetti di “vita autonoma”.
Il progetto ha preso avvio nell’agosto 2018 e si concluderà a febbraio 2020 per un’attività totale di 18 mesi.
È un progetto nazionale, articolato su 12 Regioni e sviluppato da 13 associazioni – capofila l’Aias di Pesaro – che operano nel mondo della disabilità e che, ognuna nel proprio territorio, hanno dato vita a una serie di iniziative, tutte poi messe in rete fra loro in un sistema di confronto e scambio di buone pratiche su scala nazionale.
E questo dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia, Puglia e Piemonte. Le persone direttamente interessate sono 52, mentre quelle coinvolte nel processo più ampio di indagine e promozione sono 208.
Inoltre sono 158 i volontari e 26 gli operatori attivi. L’obiettivo del progetto è favorire l’autonomia e la libertà di scelta in modo graduale, già prima del “dopo di noi”, senza attendere che essa si imponga improvvisa col venir meno del sostegno familiare.
Contemporaneamente ogni associazione si è confrontata con le famiglie, in un’azione di mutuo aiuto, allo scopo di misurarsi con l’idea di autonomia, creare senso di fiducia e superare la fase di “distacco” iniziale, che può essere difficile tanto per il ragazzo quanto per il genitore.
L’Associazione Insieme per i Disabili è l’unica realtà associativa della Puglia a far parte di questa straordinaria rete, che vuole stabilizzare questo processo partecipativo come modello consolidato e replicabile per il futuro.
Donato Melcarne (presidente APIDO)
Info: www.celacaviamodasoli.it e la pagina Facebook @celacaviamodasoli.it