Cardinale Giovanni Panico, il grande Tricasino “pellegrino” nel mondo
“Dieci giorni fa la piazza accanto a questa chiesa maestosa rigurgitava di autorità, di clero e di popolo, osannanti al figlio di questo paese, che faceva il solenne ingresso nella sua città, rivestito della porpora romana.
Oggi stentiamo a credere che il Cardinale ci abbia lasciati per unirsi a Dio nella vita immortale, ci sentiamo come storditi dalla scomparsa repentina di chi era penetrato nel cuore della diocesi specialmente di Tricase, come l’annunzio di un avvenire radioso…”.
E’ questo l’incipit, commovente ed appassionato, dell’elogio funebre in occasione della morte del Card. Giovanni Panico, tenuto nel luglio 1962 da S. E. Mons. Giuseppe Ruotolo, Vescovo di Ugento.
Ma chi era Giovanni Panico? Perché è stato definito il grande “pellegrino” della Chiesa nel mondo?
Santo Giovanni Panico nacque a Tricase il 12 Aprile 1895 da Carmine e Marina Zocco, sesto di undici figli, quattro donne e sette maschi. Di intelligenza molto vivace, dimostrò ben presto un ingegno pronto ed aperto, perciò, finite le scuole elementari in Tricase, fu affidato dal padre, modesto agricoltore, a don Pietro, parroco di Depressa (frazione di Tricase), per la frequenza dei primi tre anni di Ginnasio.
Le continue ed insistenti pressioni di Giovanni per entrare in Seminario, nonostante che quello diocesano in quegli anni fosse chiuso, consigliarono la famiglia ad inviarlo a Roma, nell’ottobre 1910, alunno del Leoniano, Collegio fondato da Leone XIII per i giovani dell’Italia Meridionale, aspiranti al sacerdozio.
Alcuni anni dopo, frequentate le scuole al Collegio Sant’Apollinare, Giovanni Panico si trasferì al Seminario Romano Maggiore, in seguito al sequestro del Leoniano da parte del Governo, per adibirlo ad ospedale militare. Questo nuovo ambiente, più favorevole allo studio e alla preparazione al sacerdozio, fu particolarmente benefico al giovane Giovanni, che serberà sempre un tenero affetto per compagni e superiori. Si dedicò con passione allo studio, non escluso quello delle discipline collaterali, quali la musica, nella quale eccelleva per doti di esecuzione al pianoforte e all’organo. Per diversi anni, infatti, fu l’organista ufficiale del Seminario.
Giovanni Panico venne ordinato sacerdote il 14 marzo 1919 in S. Giovanni in Laterano, da Sua Eminenza il Cardinale Basilio Pompilj. Conseguita poi la laurea in Teologia al Laterano, e addottoratosi in Diritto Canonico e Civile all’Apollinare, nell’estate del 1922 ritornava a Tricase, a servizio della diocesi di Ugento. Iniziò subito il ministero pastorale tra i bambini e i giovani; creò due “Scholae Cantorum”, una maschile ed una femminile, un doposcuola per gli studenti e s’impegnò per la costituzione della parrocchia di Tricase-Porto.
Nel febbraio 1923, il Cardinale Pietro Gasparri, Segretario di Stato, chiese con urgenza a Roma il giovane sacerdote, al quale venne affidato l’incarico di Addetto alla Nunziatura Apostolica in Colombia. Con questo primo incarico in terra colombiana ebbe inizio per don Giovanni Panico un’intensa attività a servizio della pace tra i popoli, durata poi per ben 39 anni, in diversi Paesi, sotto tutte le latitudini, e terminata nella sala del Concistoro la mattina del 24 maggio 1962, quando Giovanni XXIII impose il Galero al nuovo Cardinale Giovanni Panico.
Nel 1926 fu trasferito a Buenos Aires, come Segretario di quella Nunziatura Apostolica; nell’aprile 1931 venne nominato Uditore e inviato a Praga; nell’agosto 1932 venne trasferito a Monaco per affiancare S. E. Mons. Alberto Vassallo di Torregrossa, Nunzio della Baviera; successivamente (agosto 1934 – gennaio 1935) gli venne affidata una nuova missione di fiducia: doveva recarsi nella Saar, quale Osservatore della Santa Sede.
Rientrato nuovamente a Praga, Monsignor Panico dedicò alla Cecoslovacchia il meglio di se stesso, ma il 17 ottobre 1935 venne nominato Delegato Apostolico per l’Australia, Nuova Zelanda, Indonesia e Isole del Pacifico e l’8 dicembre dello stesso anno consacrato Arcivescovo Titolare di Giustiniana. Nel gennaio 1936 partì per l’Australia.
E’ questo un periodo molto intenso e delicato per Mons. Giovanni Panico, aggravato dalla salute malferma a causa di due infarti, ma anche il periodo dove l’opera e l’impegno si svolsero con tenacia e fermezza: lo attestano il grande incremento dato all’Opera della Propaganda della Fede, la preparazione e celebrazione del IV Concilio Plenario dell’Australia e Nuova Zelanda, i seminari che fece costruire, il grande numero di seminaristi inviati a Roma, ecc., ecc.
Nell’ottobre 1948 venne trasferito quale Nunzio Apostolico in Perù e ci rimase per ben cinque anni sino al febbraio 1954. In questi anni Mons. Panico visitò tutte le diocesi di quello sterminato territorio, dall’Atlantico a Pacifico.
Il 25 gennaio 1959 venne poi trasferito in Portogallo. Sarebbe stato l’ultimo incarico all’estero, e il più breve.
Il 18 febbraio 1962, il Santo Padre Giovanni XXIII annunziava la creazione di dieci nuovi Cardinali: tra essi, al secondo posto, Monsignor Giovanni Panico, Nunzio Apostolico a Lisbona.
Rientrato in Italia ricevette il Galero nel Concistoro Pubblico il 24 maggio 1962 e alla fine di giugno decideva di partire per il suo paese natìo. Infatti, il 1 luglio 1962, il popolo tricasino lo salutò festante, unito intorno a al Suo Cardinale che tanto amava. Ma, fatalità della vita, appena una settimana dopo, il Cardinale Giovanni Panico decedeva, prematuramente ed inaspettatamente, all’età di 67 anni, a mezzogiorno di sabato 7 luglio 1962.
Le spoglie mortali del Card. Panico, deposte provvisoriamente nella tomba di famiglia nel cimitero, vennero traslate il 17 dicembre 1962 nella Chiesa Matrice di Tricase, in ossequio alla volontà dell’Estinto, che aveva espresso il desiderio di voler riposare, per l’ultimo sonno, in quella chiesa dove da piccolo aveva servito tante messe.
Il Card. Giovanni Panico morì senza vedere realizzata in Tricase la sua Opera: l’Ospedale Card. Giovanni Panico, nosocomio voluto dal Card. Panico per l’amore verso la Terra che gli diede i natali. Il nuovo centro sanitario ospedaliero venne inaugurato il 1° Ottobre 1967 ed è, oggi, la più grande ed attrezzata Azienda Ospedaliera del Salento, grazie al continuo e lodevole impegno delle Suore Marcelline che ne conservano la Direzione e l’Amministrazione.
Francesco Accogli
…..ANALIZZANDO LE TAPPE DELLA STRADA APOSTOLICA DELL’ALTO PRELATO…..NOTO CON GIOIA CHE I LUOGHI DA LUI VISITATI….SONO QUELLI CHE SI RIFERISCONO ALLE NOSTRE ATTUALI AUTORITA’ ECCLESIASTICHE…….ARGENTINA, BAVIERA ETC…..SAN GIOVANNI XXIII……COME SI FA A NON CREDERE AL DISEGNO DELL’ALTISSIMO?