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Cenni storici ed eventi estivi del comune di Collepasso

Collepasso è un comune della provincia di Lecce, posizionato geograficamente a centro sud della penisola salentina e in latitudine, nel mezzo della linea che collega il Mar Ionio al Mar Adriatico con riferimento alla città di Gallipoli da una parte, e Otranto dall’altra.

Il comune si trova sui pendii del colle Sant’Eleuterio e confina con i Comuni di Parabita, Matino, Casarano, Galatina, Cutrofiano, Neviano e Tuglie. Nella città risiedono all’incirca 6500 abitanti, ma nel periodo estivo la popolazione cresce, dato il ritorno degli emigranti dal Settentrione o Paesi esteri. Quindi, il paese rappresenta un punto d’appoggio verso le mete turistiche salentine per emigranti e loro parenti, ma anche per turisti (non a caso negli ultimi anni sono nati molti bed&breakfast).

Stemma di Collepasso

Stemma di Collepasso

Il paese è risultato per molti anni rinomato anche per la produzione di vino e olio (20 anni fa circa, secondo alcune stime era il primo paese produttore d’olio della provincia) tanto da avere le relative piante come simboli all’interno dello stemma del comune. Questo stemma contiene anche delle colline ( tese a simboleggiare la sua posizione geografica) e un sole simbolo dell’allegria e della spensieratezza degli abitanti locali.

Attualmente, il paese è costituito da 4 rioni: Bosco, Carrozzini, Castel-Santa Croce e Tafuri. Per gli amanti degli eventi estivi, ogni anno nel mese di agosto, si tiene un palio in cui i 4 rioni si sfidano in avvincenti giochi per decretare il rione principe del paese.

Altri eventi importanti sono i feseggiamenti per la Madonna delle Grazie, festa della Protettrice del paese che si tiene l’8 di settembre e quella di San Francesco il 4 di ottobre (queste feste sono premute da fiere che si tengono in genere, la domenica precedente alla data dell’evento) e alcune sagre locali tra cui citiamo la Sagra Saracena che si tiene abitualmente intorno alla metà di Luglio presso il Parco Bosco.


Non vanno dimenticati altri eventi come il presepe vivente, che durante il periodo natalizio allietano i cuori dei collepassesi e non.

Tra gli storiografi ed appassionati di studi locali c’è stato un lungo dibattito sul nome particolare del paese. Inizialmente, si pensò ad una derivazione latina settecentesca Collispassi, traducibile in “Colle del Passo”, a causa della posizione geografica del sito e all’antico pedaggio per l’attraversamento colle. Non a caso i più vecchi ricordano la presenza di una colonna per il pedaggio, posta nell’attuale via Roma (la strada principale che divide in due il paese) am ora non più presente. Altre teorie riconducono l’etimologia del nome a Collispascorum (Colle dei pascoli) o Collis pacis (Collina della pace), ma molto più credibile sembra la teoria della discendenza dal nome da (Ni)colaus-pagi (casale del villaggio (lat. pagus/i) di Nicola o di San Nicola, sorto cioè dove esisteva un precedente insediamento così denominato ma distrutto probabilmente da incursioni saracene prima dell’anno Mille).

La costituzione vera e propria di Collepasso come villaggio sorse nei primi anni del 1800. Prima, si pensa forse un territorio feudali posseduto da diverse famiglie, in cui vivevano per lo più contadini e pastori in modo sparso.

Fu merito della baronessa Maria Aurora Leuzzi Contarini e del conte Bartolomeo degli Alberti di Enno la nascita del villagio, che richiamarono sui terreni del feudo contadini provenienti dai paesi limitrofi dando loro concessioni di terreno a prezzi vantaggiosi. Il villaggio era una frazione di Cutrofiano.

Solo nel 1907, una legge stabilì la fondazione del comune di Collepasso e il 10 dicembre 1911 veniva emanato il Regio decreto che determinava l’estensione territoriale del feudo.

Tra gli edifici di importanza storico-artistica, vanno segnalati:

  • Il palazzo baronale, risultato di diversi interventi di modifica e ampliamento realizzati tra la fine del 1500 e i primi del 1800(ed anche in periodi piuttosto recenti), che ingloba un’antica costruzione turriforme edificata dal barone Pietro Massa dopo il 1576. E’ stato dichiarato immobile di interesse particolarmente importante ed è di proprietà comunale.
  • La cappella della Santissima Trinità o dello Spirito Santo, che è la più antica chiesa del paese e risale, stando alle imprese nobiliari scolpite nel basamento dell’altare della Madonna delle grazie, al 1600; l’attuale forma è risultato dell’intervento di ristrutturazione realizzato nel 1870; l’edificio, sottoposto a tutela, ha prospetto neoclassico, è a croce greca con bassa cupola emisferica sostenuta da quattro basse e robuste colonne e quattro arcate, con due altari in pietra leccese al di sopra dei quali sono collocate due tele ottocentesche.
  • La chiesa matrice, in carparo e pietra leccese, con una grande cupola ribassata, è priva di colonne ed è a croce latina; fu progettata dall’architetto barone Filippo Bacile, di Spongano e venne costruita tra il 1865 e il 1871 da donna Consiglia Pesce e donata con atto pubblico alla popolazione di Collepasso; ha l’altare centrale e i quattro laterali in pietra leccese, ed è recentemente sottoposta ad interventi di risanamento estauro. Originariamente era dedicata alla Madonna del Buon Consiglio, mentre ora reca il titolo “Natività di Maria Vergine”;
  • Torre dell orologio (Fonte: comune.collepasso.le.it)

    Torre dell orologio (Fonte: comune.collepasso.le.it)

  • La torre dell’orologio, prospiciente su Piazza Dante, fu edificata tra il 1913 e il 1914, in sostituzione di altra esistente nelle vicinanze(nella foto in basso).
  • Il palazzo comunale, costruito a partire dal 1934 e completato, nel progetto originario, nel 1939, che si caratterizza per le arcate ogivali delle finestre e l’imponente merlatura;
  • Piazza Dante, la piazza centrale del paese dove si svolge il mercato cittadino;
Villa comunale (Fonte: comune.collepasso.le.it)

Villa comunale (Fonte: comune.collepasso.le.it)

Mattia Merenda

SITOGRAFIA:

Comune di Collepasso


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