Giuseppe Codacci-Pisanelli
a cura di Francesco Accogli
Il 2 febbraio 2009 è ricorso il 21° anniversario della morte dell’On. Prof. Giuseppe Codacci-Pisanelli. Libero docente in Diritto Amministrativo, Magistrato, Pretore di Tricase, componente dell’Assemblea Costituente, più volte Deputato, ministro della Difesa nell8° gabinetto De Gasperi, Rettore del Consorzio Universitario Salentino, Presidente dell’Unione Interparlamentare, Ministro per i rapporti con il Parlamento nei governi Fanfani e Leone. Sindaco di Tricase dal 1962 al 1968, Rettore dell’Università degli Studi di Lecce.
Giuseppe Codacci-Pisanelli è stato sicuramente l’uomo politico più importante del Salento negli anni dalla caduta del fascismo sino al 1985.
A questo proposito per quanti volessero approfondire gli aspetti bio-bibliografici dell’illustre salentino, pubblichiamo di seguito una dettagliata descrizione.
1913. Nasce a Roma il 28 marzo da Alfredo, professore ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università di Roma e più volte parlamentare e sottosegretario di Stato in vari Ministeri, tra l’altro con Giolitti al Tesoro e Luzzatti all’Agricoltura, e da Evelina Sansonetti. Trascorre la prima infanzia nella casa paterna di Tricase Porto (Lecce), e riceve la prima formazione fino alla II ginnasiale, da insegnanti privati religiosi.
1922. Si trasferisce a Roma per continuare gli studi ginnasiali quale esterno nel Collegio Nazareno dei Padri Scolopi.
1929. Nel mese di febbraio muore il padre.Nello stesso anno consegue la licenza liceale classica, e si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma.
1933. Consegue la laurea in Giurisprudenza, discutendo una tesi dal titolo L’annullamento di ufficio degli atti amministrativi, assegnatagli da Santi Romano e discussa con F. Messineo, a seguito della nomina di Santi Romano a Presidente del Consiglio di Stato.
1934. Si reca ad Oxford e vi rimane sei mesi dal gennaio al luglio. Frequenta in particolar modo la Oxford Union Society, nella quale si faceva esperienza della vita d’assemblea e venivano discusse mozioni riguardanti la vita culturale e politica.
1935. Consegue la laurea in Scienze Politiche e si iscrive alla Facoltà di Filosofia dell’Università Gregoriana, dove si studiava ancora in latino, esaudendo in tal modo il desiderio del padre, il quale sosteneva la necessità di studi filosofici come premessa alla ricerca scientifica. In
questo periodo continua a frequentare la Congregazione Eucaristica, diretta da don Massimo Massimi, divenuto poi cardinale, alla quale si era iscritto all’età di nove anni. Nelle riunioni di tale Congregazione si discutevano i problemi di maggiore interesse sulla base di due libri dello stesso don Massimi: La nostra legge e La nostra fede.
1936. Frequenta il Corso Allievi Ufficiali di Complemento, e compie il periodo di prima nomina quale Sottotenente presso il Reggimento “Genova Cavalleria”.
1938. Continua a prepararsi per la libera docenza e riceve dal prof. Zanobini, suo professore di Diritto Pubblico e Amministrativo, l’incarico delle funzioni di assistente di Diritto Sindacale
e Corporativo e, subito dopo, quello di Diritto Amministrativo presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma.
1939. Pubblica L’annullamento degli atti amministrativi, Milano, Giuffrè.
1940. Gli è accordata la libera docenza in Diritto Amministrativo da una commissione composta dai proff. Borsi, Salemi e Resta. Nello stesso anno ha il primo incarico di Diritto Amministrativo e di Diritto Costituzionale presso l’Università di Macerata.
Pubblica L’invalidità come sanzione di norme non giuridiche, Milano, Giuffrè. Questa
monografia e quella pubblicata nel 1939 sono di fondamentale rilievo per la teoria dell’invalidità e dei vizi di merito. Inoltre pubblica Gravami contro la decisione del ricorso straordinario, Giurisprudenza Italiana, vol. XCII.
1941. Viene richiamato alle armi, inviato in Africa Settentrionale e temporaneamente lascia l’insegnamento.
1942. Sostiene e vince il concorso in Magistratura.
Pubblica Il ricorso giurisdizionale di merito per l’adempimento dell’obbligo dell’amministrazione di conformarsi al giudicato amministrativo, Giurisprudenza Italiana, vol. XCIV. E’ uno dei primi scritti a favore dell’estensione al giudicato amministrativo del ricorso previsto dall’art. 27, n.4 del T.U. 24 giugno 1924, n.1054, principio successivamente accolto dal legislatore in modo esplicito (v. art. 27, n.4 della L. 6 dicembre 1971, n.1034).
1943. Inizia la carriera di magistrato come uditore in una sezione del Tribunale Penale di Roma. Nel settembre dello stesso anno attraversa le linee e raggiunge il Governo italiano a Brindisi. E’ nominato pretore a Tricase, dove rimane solo per pochi mesi.
1944. E’ volontario nel Corpo italiano di liberazione e lavora nell’ufficio giuridico dello Stato Maggiore Generale delle FF. AA. italiane a Brindisi, dove ha il compito specifico di predisporre i bandi militari, unico modo di legiferare durante il periodo bellico. In tale occasione lavora a stretto contatto con Vittorio Emanuele III, il maresciallo Badoglio e, in modo particolare, con il maresciallo Messe, comandante dello Stato Maggiore Generale. Segue lo Stato Maggiore nei vari spostamenti a Cava dei Tirreni, a Roma, ed inizia a lavorare nella segreteria particolare del sottosegretario alla Difesa, generale Chatlien.
1945. E’ inviato assieme ad un rappresentante del Ministero degli Esteri, il console generale Arnò, a Dachau e a Norimberga quale osservatore delle FF. AA. italiane a processi per crimini di guerra.
1946. Riprende i contatti con l’Università e tiene i corsi di Diritto Amministrativo per reduci, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma. Nello stesso anno è candidato, quale esterno, per la lista della Democrazia Cristiana, alle elezioni per l’Assemblea Costituente nella circoscrizione Lecce-Brindisi-Taranto. Viene eletto a far parte della Commissione dei 75 (seconda sotto-commissione).
Pubblica Analisi delle funzioni sovrane, Milano, Giuffrè. E’ una monografia scritta in preparazione dell’Assemblea Costituente.
1947. Riceve l’incarico di Diritto Amministrativo presso la Facoltà di Economia e commercio dell’Università di Roma.
Pubblica Fonti di produzione e fonti di cognizione in “Rivista Italiana Scienze Giuridiche”.
1948. E’ eletto deputato al Parlamento, sempre nella lista della Democrazia Cristiana.
1949. Per una lunga malattia del prof. Zanobini è nominato suo sostituto di Diritto Amministrativo presso la Facoltà di Giurisprudenza di Roma.
1950. Pubblica Ampiezza del concetto di novazione, Milano, Giuffrè. E’ una monografia sulla novazione della norma giuridica.
1951. Sposa Rosetta Capozza da Casarano (Lecce). Dal matrimonio sono nati otto figli. Nello stesso anno è inviato a Nuova Delhi per conto dell’UNESCO per partecipare ad un Convegno sui differenti metodi educativi nell’Occidente e nell’Oriente e sul confronto dei sistemi della filosofia indiana e di quella occidentale.
1953. Vince il concorso a cattedra di diritto Amministrativo e viene chiamato dall’Università di Bari presso la Facoltà di Economia e Commercio, dove rimane per circa un ventennio.
Sempre nello stesso anno viene riconfermato deputato ed è nominato Ministro della Difesa nell’8° gabinetto De Gasperi, che non ottiene, però, la fiducia del Parlamento.
1954. Viene eletto Segretario provinciale della Democrazia Cristiana nella provincia di Lecce. Nello stesso anno è espressamente sollecitato da Aldo Moro a reggere il partito, quale
commissario, in provincia di Bari. Sempre nello stesso anno viene eletto rappresentante del Parlamento italiano presso il Consiglio d’Europa.
1955. Viene nominato Rettore del Consorzio Universitario Salentino e vi rimane fino all’a.a. 1959-60.
Ricopre l’incarico di Istituzioni di Diritto Pubblico e Legislazione scolastica presso la Facoltà di Magistero della stessa Università e continua a ricoprirlo fino all’a.a. 1967-68.
E’ nominato Direttore dell’Istituto di Scienze giuridiche ed economiche della Facoltà di Magistero dell’Università di Lecce.
1957. E’ nominato a Londra Presidente dell’Unione Interparlamentare e conserva tale incarico fino al 1962.
1958. E’ confermato deputato al Parlamento.
1960. E’ nominato Ministro per i Rapporti con il Parlamento nei governi Fanfani e Leone, ricoprendo tale incarico per tre anni fino al 1963.
1961. Pubblica “Parlements” , Paris, Presses Universitaires de France 1961, prima edizione di uno studio comparato, per conto dell’Unione Interparlamentare, elaborato sulla base di un questionario e delle risposte di 41 gruppi parlamentari da un comitato diretto da G. Codacci-
Pisanelli, e composto da H. Butcher (Inghilterra), E. Hastad (Svezia), e M.N.M. Perera (Ceylon). E’ uno studio pubblicato anche in versione inglese e russa.
1962. Viene eletto Sindaco di Tricase (Lecce).
Cessa l’incarico di Presidente dell’Unione Interparlamentare e viene inviato ad illustrare alcune mozioni ai capi di governo di U.S.A., U.R.S.S., Gran Bretagna e Francia ed ha, quindi, occasione di incontrarsi con Kennedy, Kruscev, De Gaulle, MacMillan.
1963. E’ nominato Ministro della Ricerca scientifica.
1966. E’ confermato Sindaco di Tricase.
E’ eletto Rettore dell’Università degli Studi di Lecce statizzata, e ricopre tale incarico fino
all’a.a. 1975-76.
E’ nominato Commissario governativo dell’Università degli Studi di Lecce, e conserva tale incarico fino all’11 febbraio 1975, cioè fino all’insediamento del Consiglio d’Amministrazione della stessa Università.
Pubblica “Parlements”, Paris, Presses Universitaires de France 1966, seconda edizione
interamente rielaborata del precedente studio sulla base delle risposte a un più ampio questionario da parte di 55 gruppi parlamentari, ad opera di un comitato presieduto da G. Codacci-Pisanelli, e composto da A. Chandernagor (Francia), C. Dominicè (Svizzera), E. Fellowes (Inghilterra), A.F. Schepel (Olanda); studio pubblicato in lingua inglese.
1968. Si presenta come candidato alla Camera dei deputati nella lista della Democrazia Cristiana, ma non è rieletto.
1969. Si trasferisce come professore ordinario dalla facoltà di Economia e Commercio
dell’Università di Bari alla Facoltà di Magistero dell’Università di Lecce, sull’insegnamento che già ricopriva per incarico.
1972. E’ nominato componente della Commissione inquirente per i procedimenti di accusa.
Pubblica Rapporto giuridico e suo odierno valore, negli studi in onore di A. De Viti de Marco, Bari, Cacucci.
1974. Pubblica Interessi giuridicamente protetti e diritti soggettivi nell’ordinamento italiano, negli Studi in onore di G. Chiarelli, vol. II, Milano, Giuffrè.
1975. E’ nominato componente della Commissione d’inchiesta sulla Lockeed.
1976. E’ relatore a Montecitorio per la Democrazia Cristiana della proposta di legge relativa all’aborto.Nello stesso anno si presenta come candidato al Parlamento per la lista della Democrazia Cristiana, ma non viene rieletto.
Pubblica Diritti quesiti, vol. I, Bari, Laterza.
1977. E’ eletto dal Parlamento ed è poi sorteggiato giudice aggiunto presso la Corte Costituzionale dal 28 marzo al 20 aprile 1977. Partecipa solo ad alcune sedute, in quanto aveva presentato domanda di astensione, accolta il 20 aprile, ritenendo di trovarsi in condizioni di incompatibilità, per essere stato già relatore per lo stesso procedimento dinanzi alla Commissione parlamentare inquirente.
1979. E’ candidato per la lista della Democrazia Cristiana alle elezioni europee e risulta il primo dei non eletti per l’Italia meridionale-continentale.
1980. Pubblica I propositi del costituente e la realtà attuale nel vol. Legittimità, legalità e mutamento costituzionale, a cura di A. Tarantino, Milano, Giuffrè.
1981. Pubblica Giudice ordinario e discrezionalità amministrativa nel vol. Magistratura, informatica e attività degli enti pubblici territoriali, a cura di A. Tarantino, Milano, Giuffrè.
1983. Il 1° novembre è collocato fuori ruolo, come professore ordinario, per raggiunti limiti di età, ma continua a tenere lezioni per delibera della Facoltà.
1984. Pubblica I diritti quesiti nella teoria generale in Coscienza civile e problemi della democrazia oggi, studi in memoria di A. Moro, a cura di F. Gustapane, Milano, Giuffrè.
1987. A luglio, il presidente della Repubblica Francesco Cossiga firma il decreto che conferisce al prof. Giuseppe Codacci-Pisanelli il titolo di “Professore Emerito”; lo stesso Presidente
scrive a Codacci-Pisanelli: “Ben lungi dal porsi quale adempimento formale, tale atto intende marcare il profondo riconoscimento che la scuola italiana, l’intera nostra dottrina giuridica, le assegnano al termine di un impegno prestato per circa 50 anni all’insegnamento e all’organizzazione della vita accademica”. Il 2 ottobre in occasione della visita di Cossiga a Lecce per il trentennale dell’ateneo salentino, Giuseppe Codacci-Pisanelli riceve il titolo dalle stesse mani del Presidente della Repubblica alla presenza del rettore Donato Valli.
1988. Il 2 febbraio, alle ore 18,30, muore a Roma, all’età di 75 anni a causa di un’emorragia intestinale, presso il policlinico Umberto I dove da alcuni giorni era ricoverato.*
*Al fine di fornire una più completa informazione inerente l’aspetto bio-bibliografico dell’On. Prof. Giuseppe Codacci-Pisanelli si consulti anche:
– I 556 DEPUTATI ALLA COSTITUENTE, Roma, Casa editrice “La Navicella”, 1946;
– TRAINELLO, F.- CAMPANINI, G. (a cura di), Dizionario storico del movimento cattolico, cit. Aggiornamento 1980-1995, Torino, Marietti, 1977, pp.180-81;
– SIAMO LA CHIESA, Bimestrale religioso-sociale – Parrocchia “S. Antonio da Padova” – Tricase, A. XVI, n.1, Gennaio-Febbraio 1988.
Solo 2 precisazioni.
a) mio padre è morto presso il Policlinico Umberto I di Roma;
b) ” a causa delle complicanze di un “difetto di circolo” ” , per una emorragia intestinale.
cordiali saluti
Massimo Codacci-Pisanelli
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a) mio padre è morto presso il Policlinico Umberto I di Roma;
b) ” a causa delle complicanze di un “difetto di circolo” ” , per una emorragia intestinale.
cordiali saluti
Massimo Codacci-Pisanelli[/quote]
L’articolo è stato aggiornato con le precisazioni da lei fornite. La ringrazio anche a nome dell’autore.
Cordiali saluti
Prima di questa lettura per me era solo il nome di una strada di Lecce