Ricchie e Maccarruni, la pasta fatta in casa
I contadini salentini, sapevano fare davvero di tutto, per questo motivo, di tanto in tanto, potevano concederesi a basta costo il lusso che invece nobili o famiglie benestanti pagavano a caro prezzo: la pasta fatta in casa.
La disponibilità di grano era abbastanza buona, considerando il fatto che molti dei terreni dell’entroterra erano coltivati a frumento o ortaggi, lasciando nella maggiorparte dei casi gli uliveti nelle regioni prossime alla costa.
Il grano, una volta raccolto, veniva pulito nelle aie, per poi portarlo al mulino dove veniva macinato per ricavarne la farina.
Questa, insieme ad un pò d’acqua, costituisce la materia prima per la produzione della pasta fatta in casa. Ovviamente non si preparava tutti i giorni, ma solo in occasioni speciali come la domenica o i giorni di festa. Anche le donne dovevano lavorare i campi e non c’era quindi molto tempo per la prepazione.
Il tipo di pasta più prodotto erano le orecchiette (ricchie) e i maccheroni (maccarruni) in quanto non necessitvano di strumenti o macchine particolari ma solo di un coltello, di una mano e di uno stiletto in metallo.
L’impasto si ottiene solo mescolando farina ed acqua, da lavorare con forza ed energia, fino ad ottenere delle piccole cordicelle da tagliare a dadini. I dadini prenderenno forma diverse a seconda di come li si lavorerà: utilizzando uno stiletto in metallo, con il quale far pressione sul centro del dadini per poi muovere velocemente in avanti e in indietro, si ottiene un maccherone mentre, se schiacciato con un coltello e avvolto intorno ad un dito si ottiene un orecchietta.
Un filmato in questi casi è molto meglio di mille parole, quindi vi lasciamo in compagnia di questi minuti di riprese che vi mostreranno come preparare egregiamente i vostri maccheroni e le vostre orecchiette. Buona visione!
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Marco Piccinni