La Palude del Capitano
La Palude del Capitano fa parte di un parco naturale che comprede anche Porto Selvaggio, come abbiamo già avuto modo di illustrarvi in un precedente articolo, e si trova lungo il litorale del comune di Nardò.
Questo posto rappresenta sicuramente l’antitesi del genere di luoghi che siamo abituati a frequentare durante la frenetica vita di ogni giorno, sempre presa dagli incalzanti ritmi del lavoro o dello stress della routine quotidiana. La palude è un posto in cui la pace e la natura regnano sovrane, l’ideale per alleggerire lo spirito e il corpo dalla fatica delle città. Non è un caso che diverse associazioni organizzino degli appuntamenti per del sano trekking proprio in questo luogo così come nella restante parte del parco.
Il nome deriverebbe, secondo la leggenda, da un uomo di mare, un capitano, che decise di abbandonare lo stile di vita che pian piano stava consumando il suo vecchio fisico per abbracciare una quotidianeità più sana e rilassante. Per questo motivo decise di costruire una piccola casetta, quella che oggi è conosciuta come la Casa del Capitano, di fronte ad un piccolo specchio d’acqua: un laghetto alimentato da acque dolci, provenienti dalle fredde sorgenti che sgorgano dalla roccia, e salate, provenienti da piccoli canali sotterrnaei che dal mare poco distante si congiungono fino alla piccola “palude”.
Nella primavera 2009 il comune di Nardò ha ottenuto un badget di circa 150.000, da aggiungere a quelli già stanziati per la bonifica e la salvaguardia dell’intera zona, per il pieno recupero della casa del capitano, in modo da realizzare una struttura centrale che possa essere utilizzata come punto nevralgico di osservazione di una buona parte del parco.
Oltre che ad un elevato numero di sorgenti di acqua fredda, sparse lungo tutto il litorale e che causano piccoli e medi fenomeni di erosione, la palude del capitano ospita numerose specie di animali acquatici e anche rarissime specie vegetali come la Sarcopoterium Spinosum.
Indubbiamente un luogo da frequentare, o per lo meno da guardare nelle splendide foto allegate a questo articolo e realizzate da Alessandro Signore. Le immagini sono state scattate successivmante all’operazione di bonifica.
Marco Piccinni
SITOGRAFIA:
adoro il salento