Spunsale cu ll’ovu (scalogno con l’uovo) o Pisce ‘Mmare tricasino (pesce in mare – nella tradizione di Tricase)
Lo spunzale era molto utilizzato nella cucina povera contadina ma ancora oggi lo ritroviamo nei piatti della gastronomia tipica salentina, come uno degli aromi più usati per esaltare il sapore delle pietanze con il suo gusto forte e particolare.
Nella cucina contadina veniva utilizzato come contorno ai legumi (ad esempio con le fave secche), e consumato sia crudo che cotto.
Il contadino, nelle sue dure giornate di lavoro, soleva mangiare pane e cipuddha, ossia lu spunzale crudo col pane, non avendo altro companatico. Da lì, un vecchio proverbio, o meglio un umile consiglio, dice:
“è meju manci pane e cipuddha!”
“è meglio se mangi pane e cipolla”,
invece di sperperare denaro per qualche boccone prelibato. Questo è il senso: è un’ esortazione a condurre una vita parsimoniosa, all’accontentarsi di poco, senza andare alla ricerca dell’eccesso, dell’esagerazione.
Il nome di questa ricetta, nonostante contenga la parola pesce, in realtà è totalmente priva di questo ingrediente. Questo poichè, soprattutto nei periodi a cavallo dei due conflitti mondiali, la povertà era tale da non consentire alle famiglie la possibilità di acquistare alimenti di una certa dignità culinaria. Per sdrammatizzare su questa triste verità allora, ecco comparire titoli ironici e simpatici anche in cucina, come in questo caso ad esempio. Pisce ‘mmare, ossia pesce a mare, indica proprio il fatto che il pesce sia rimasto a mare, invece di essere servito all’interno del piatto.
Spunsale cu ll’ovu
Ingredienti (per 4 persone)
4 uova
500 gr. spunzali
12 pomodori de pennula (pomodori d’inverno)
olio d’oliva
Sale qb
Peperoncino (all’occorrenza)
PREPARAZIONE
Pulire gli spunzali togliendo la camicia esterna e tagliare le punte più estreme della parte verde del fogliame, lavare e asciugare. Tagliare gli spunzali a pezzettini o rondelle e farli appassire in una casseruola con olio bollente, aggiungere i pomodori a pezzetti. Lasciare cuocere per 10 minuti circa. All’occorrenza aggiungere un po’ d’acqua. Salare e pepare (si può aggiungere anche un po’ di peperoncino) e aggiungere le uova senza guscio. Lasciar cuocere per altri 8 minuti a fuoco dolce.
Servire con pane raffermo o frise.
Sandra Sammali
BIBLIOGRAFIA:
Carlo e Francesco Accogli – Tradizioni popolari a Tricase – Casa editrice Edizioni dell’Iride (2002)