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Raffaella Liccardi – sulle ali della lirica e sulle orme di Tito Schipa

La vita artistica di Raffaella Liccardi, soprano lirico, vissuta nei luoghi della città di Lecce cari e frequentati a sua volta dal grande tenore Tito Schipa, è stata influenzata armoniosamente da questa vicinanza, non solo fisica ma quasi vocazionale. Tanto che si è sentita quasi investita del ruolo di testimonial del grande interprete salentino, che ha calcato i palcoscenici e i set del mondo,  infondendo con la sua voce potente i teatri, nella rappresentazione dei personaggi che hanno contrassegnato le nostre più famose e apprezzate opere liriche (dalla Traviata, alla Tosca, alla Manon fino all’Elisir d’amore che chiude la sua carriera al Petruzzelli di Bari). Se Tito Schipa giustamente è stato denominato “l’usignolo di Lecce” possiamo attribuire a Raffaella Liccardi il soprannome di Filomela, alla greca, perché si pone volutamente e umilmente, ma con grande determinazione e valenza artistica, sulla scia del grande tenore, del quale non si è mai stancata nel corso delle sue numerosissime e apprezzatissime esibizioni di decantarne la potenza vocale. A sua volta la voce di Raffaella Liccardi incanta per la purezza, la dolcezza melodiosa e l’emozione che coinvolge gli spettatori.

La sua formazione inizia come  chitarrista classica,  ma ben presto segue la sua naturale inclinazione e frequenta le lezioni di canto lirico sotto la guida di Gabriella Tucci proprio al Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce. Si susseguono studi e perfezionamenti in vari Conservatori e Centri Lirici in Italia (da Adria a Osimo, Martina Franca, Rovereto, ecc.), che comprendono corsi di vocalità, arte scenica e recitazione. Nel corso degli studi partecipa con successo a vari concorsi internazionali, riportando menzioni speciali e affermazioni di vittorie (i vari “Tito Schipa”, “Laura Volpi”, “Montercorvino Rovella”, Mario del Monaco”). Dai concorsi alle rappresentazioni teatrali. Il debutto è al Teatro Comunale di Adria (Ro) con la La serva padrona di Pergolesi: è successo! Come negli altri ruoli operistici che portano in scena le nostre più significative opere liriche in Italia e all’Estero: da Le nozze di Figaro, a Così fan tutte, a Elisir d’amore, il Don Pasquale, la Bohème, la Norma, la Turandot, il Mese Mariano, ecc.: insomma tutto il repertorio della tradizione lirica e concertistica culturale italiana.

Raffaella Liccardi

I successi la spingono ad ampliare gli interessi artistici che arricchiscono il suo repertorio nel campo operistico, cameristico e della musica sacra: Le cantate di L. Leo, lo Stabat Mater di Pergolesi, il Gionata di Piccinni, la Nona Sinfonia di Beethoven, la Quarta Sinfonia di Malher ed altre. Partecipa a numerosi festival, come a quello della Valle d’Itria dove esegue lo Stabat Mater di Poulenc con il coro di Bratislava e l’Orchestra Internazionale d’Italia e Mese Mariano di Giordano, di cui vanta incisioni live. Mentre per le Edizioni Paoline ha inciso musica sacra inedita, composta da Gaetano Donizetti e da Vincenzo Bellini, con l’Orchestra della Radio di Bratislava e il Coro del Teatro dell’Opera Slovacca. E’ stata ospite inoltre, invitata d’onore, di varie trasmissioni radiofoniche e televisive. Dal 2003 è esecutrice al Convegno Internazionale di Foniatria e Logopedia di Ravenna.

All’attività artistica e operistica ha sempre affiancato quella di ricerca, per es. come membro del Comitato Scientifico, e ha svolto come docente corsi nell’ambito del progetto di ricerca-sperimentazione “La voce che canta”, organizzato da IRRSAE-USL Puglia e di avviamento e perfezionamento al canto lirico. Per le sue competenze viene perciò invitata, in qualità di membro di giuria, in vari concorsi musicali nazionali ed internazionali. E’ stata titolare della Cattedra di Canto presso il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna ed ora svolge orgogliosamente la funzione di docente, sempre di Canto,  presso il “Tito Schipa” di Lecce.

Di seguito si segnalano alcune delle sue esibizioni:

Omaggio a Tito Schipa (Lecce gentile e beddha)


Sì, mi chiamano Mimì, da La Bohéme di G. Puccini


“Salve Regina” di M.A. Cappello (Campi Salentina, Madonna della Mercede)


Per info: www.raffaellaliccardi.it.

Paolo  Rausa


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