In Puglia il vino e l’olio sono anti-cancro
Una mela al giorno toglie il medico di torno? In Puglia da oggi si potrà dire che un bicchiere di Negramaro e un bruschetta con dell’olio di oliva extravergine toglie il cancro di torno! E pensare che i nostri nonni ce lo dicevano sempre: “Ci boi cu campi vecchiu tocca ‘te bivi ‘nu bicchieri de mieru u giurnu!” (Se vuoi campare vecchio devi bere un bicchiere di vino al giorno).
Ora potremmo dire che i nostri nonni avevano visto lungo. D’altronde come giustificare una tempra d’acciaio nonostante l’età e il fisico consumato nei campi in una vita di lavoro, se non con una semplice, e decisamente sana, alimentazione?
Oltre al vino, anche l’olio sembra avere proprietà benefiche. Quell’olio che fino a poco più di un secolo fa la Puglia vendeva come lampante, in quanto non commestibile per l’elevata acidità. L’olio veniva esportato in tutto il mondo e il prezzo battuto alla borsa dell’olio nel porto di Gallipoli. Ha bruciato nei lampioni delle strade di molte capitali Europee e i Principi Gallone di Tricase ne sono stati i principali esportatori. L’oro giallo con il quale è stato possibile realizzare chiese e monumenti e porre le basi per una solida economia.
Solo dopo si è scoperto il suo importante valore nutrizionale. Da lampante divenne extravergine. Il mercato cambia ma non la sua rendita.
Estratto dal quotidiano milanese Metro, distribuzione gratuita, del 15 Dicembre 2011:
SALUTE: Quello che un tempo si definiva il “brutto male” si può combattere anche a tavola, conoscendo le proprietà benefiche di tanti altri alimenti alleati della salute. E’ possibile infatti integrare le terapie mediche e farmacologiche con uno stile di vita corretto a partire dall’alimentazione. Se ne è parlato all’ultimo congresso mondiale dell’Artoi, l’associazione di ricerca delle terapie oncologiche integrate dove si è fatto il punto sull’approccio personalizzato alla malattia, sottolieneando l’importanza dell’aspetto alimentare nella lotta ai tumori. Cosi si è scoperto che un vitigno pugliese autoctono, il Negramaro, produce un vino rosso che rappresenta un vero e proprio concentrato di benessere a 360 e più gradi. Tutto merito di una biomolecola presente solo nell’uva nera, in grado di rallentare l’avanzamento del tumore, in particolare nel carcinoma al seno e alle ovaie, e di avere un effetto di protezione vascolare. Si tratta del resveratrolo, presente in una quantità sette volte superiore alla media degli altri vini fino a 7 microgrammi per millilitro (gli altri rossi arrivano a 1 microgrammo). Sembra sia pugliese anche l’olio extravergine di oliva della varietà coratina con la maggior presenza di composti fenolici e tocoferoli, che in pratica stanno a dimostrare una grande efficacia nel combattere il cancro e molte malattie cronico-degenerative.
Luisa Mosello
Da oggi la Puglia potrà arricchire la sua offerta turistica con un pacchetto di vacanze rilassanti, salutari e anti-cancro!