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94 gradini. Il grembiule tra simbolismo e narrazione

Le Ali di Pandora

presenta

21/25 marzo 2012

94 gradini. Il grembiule tra simbolismo e narrazione”

Complesso dei Teatini

C.so Vittorio Emanuele

Lecce

ingresso libero

17-21 h

programma
21/25 marzoore 18.00- mostra : “94 gradini. Il grembiule tra simbolismo e narrazione

artisti presenti:

Maria Grazia Anglano, Mauro Amato, Francesca Ascalone, Paola Bitelli, Floriana Brunetti, Luigi Cannone, Daniela Cecere, Enrica Cesano, Francesca Cucurachi, Eliabò, Mirko Gabellone, Rosanna Gesualdo, Lucy Ghionna, Monica Lisi, Patrizia Macchia, Alessandro Matteo, Massimiliano Manieri, Luca Nicolì, Romina Tafuro

ore 18.30intervento-  “Vecchi e nuovi grembiuli” con Tommaso Ariemma (filosofo)

ore 19.30- performance: di Massimiliano Manieri

23 marzoore 19.00- performance – “La Tetta” de  I parolai di via Adda

25 marzo ore 18.00– balletto- Un grembiule di parole- allievi del Corpo Parlante

Scuola di danza Alessandra Pallara

ore 19.00– incontro “Il grembiule tra simbolismo e narrazione”

Intervengono Elisa Albano (psicologa) Valentina Vantaggiato (giornalista) e gli Artisti in mostra

Si inaugura mercoledì 21 marzo alle ore 18.00 la mostra d’arte contemporanea “94 gradini. Il grembiule tra simbolismo e narrazione”, curata dall’Associazione socio-artistica-culturale Le Ali di Pandora nell’ambito della rassegna ITINERARIO ROSA 2012 organizzata dall’Assessorato alla Cultura e Spettacolo della Città di Lecce che è alla 14° edizione; la manifestazione è volta a valorizzare il ruolo sociale e culturale della donna attraverso una serie di iniziative culturali e artistiche, utilizzando contesti di grande pregio storico ed architettonico della città e coinvolgendo le associazioni femminili operanti sul territorio. Come ogni anno, a partire dal 1° marzo, per diverse settimane saranno numerosi i “percorsi al femminile” che caratterizzeranno l’offerta culturale, sociale ed artistica dell’amministrazione comunale.

Le Ali di Pandora coniugando sinergie diverse: il dialogo con il pubblico ed i linguaggi trasversali dell’arte nella formula di arte e visione, arte e rimembranza, hanno voluto sollecitare una riflessione sulla condizione della donna  di ieri, oggi e domani, attraverso un comune pezzo di cotone, il grembiule, simbolo dei ruoli femminili, che esprimeva la maternità e il servizio domestico senza orari, la disponibilità illimitata ai bisogni della famiglia, diventava espressione del suo parlare muto, difatti attraverso i movimenti di un pezzo di cotone, le sue pieghe, il modo di indossarlo o sventolarlo la donna muta urlava in silenzio il suo sentire, la sua ribellione.

L’arte racconta il proprio tempo attraverso le visioni dell’artista, l’azione artistica si adegua ai tempi, ed è attraverso le opere: visive, installazioni, video, scultura e performance, che Maria Grazia Anglano, Mauro Amato, Francesca Ascalone, Paola Bitelli, Floriana Brunetti, Luigi Cannone, Daniela Cecere, Enrica Cesano, Francesca Cucurachi, Eliabò, Mir­ko Gabellone, Rosanna Gesualdo, Lucy Ghionna, Monica Lisi, Patrizia Macchia, Alessandro Matteo, Massimiliano Manieri, Luca Nicolì, Romina Tafuro. narreranno la condizione e la ribellione della donna in una ruminatio simbolica della tradizione grembiulesca salentina.

L’approfondimento sul simbolismo del grembiule è affidato a  Tommaso Ariemma, Elisa Albano, Valentina Vantaggiato.

Il 21 marzo Tommaso Ariemma, filosofo e critico d’arte, tratterà il tema Vecchi e nuovi grembiuli. “Il grembiule, ci spiega, non sembra essere più di moda e la donna sembra aver guadagnato più libertà. In realtà si tratta solo di un’illusione, perché gli abiti che ingabbiavano la donna, dal corsetto al grembiule, sono scivolati sotto la pelle, come un’analisi della diffusione della chirurgia estetica attesta. Attraverso opportuni riferimenti all’arte contemporanea, verrà alla luce un grembiule invisibile fatto di carne e silicone, che non può che suscitare preoccupazione.”

Chiuderà la serata del 21 marzo la performance Massimiliano Manieri.

Il 23 marzo I parolai di Via Adda daranno voce a “94 gradini. La Tetta”; storia vera di una donna ottantasettenne, portatrice de mantale, corpo della storia delle donne lavoratrici, colei che ancora oggi sale 94 gradini e scende 94 gradini pulendo le case deli signuri. Una storia , la sua, che riporta a tante storie di donne

Il 25 marzo, finissage con il balletto “Il grembiule delle parole” degli allievi del Corpo Parlante della Scuola di danza Alessandra Pallara che spiega così la sua coreografia: “ (..) la nostra attenzione si rivolge alle nostre compaesane contadine e al loro umile grembiule. Uno ‘strumento’ di lavoro che in realtà superava di gran lunga il fine della sua funzione. (…) La mia danza diventa metacomunicazione: l’espressione, attraverso il movimento, di un nuovo codice linguistico. La creazione di un modo di comunicare, nato laddove le parole potevano essere censurate, gli atteggiamenti limitati, l’espressione del sé impedita. Un grembiule-scudo, ma anche un grembiule-arma in grado di proteggere e dar forza alla donna che, privata della lingua, ha trovato e troverà sempre una via per esprimere il proprio immenso universo interiore”.

La serata del 25 marzo si concluderà l”incontro: “Il grembiule tra simbolismo e narrazione” con  Elisa Albano ( psicologa),  Valentina Vantaggiato (giornalista) e gli Artisti partecipanti alla mostra, coordinerà l’incontro Ambra Biscuso .

Lecce – Info: 0832.391862- 339.56.07.242 – 328.60.14.541

94gradini@libero.it – www.lealidipandora.com

http://www.facebook.com/leali.dipandora


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