Home » Approfondimenti » SS 275: classe politica da conged…are

SS 275: classe politica da conged…are

A Trastevere dicono “de coccio!”. Alla Magliana sono più filosofi: “Ce è o ce fa?”. Appunto: il consigliere regionale Saverio Congedo, fascista polibortoniano riciclato e candeggiato ad Arcore, affettuosamente chiamato dai camerati leccesi che salutano alla romana “Erio”, ce è o ce fa? Ogni disgrazia che accade sulla SS 275 nel tratto Maglie-Leuca è l’occasione ad hoc per squallide esibizioni demagogiche all’insegna dello sciacallaggio più truce, magari ispirate, o quanto meno gradite ai poteri forti del cemento & catrame e i loro volgari “padrini” politici.

Storicamente questo lavoro sporco ma benemerito in benefit è svolto da un camerata di Corsano, vecchio mazziere svezzato alla scuola della fiamma tricolore di Mastria vs. Almirante, noto come “Faccetta Nera”, ma adesso il 2013 e le Politiche incombono all’orizzonte, serve visibilità a ogni costo, e aspirando al Parlamento nel partito del bungabunga e il conflitto di interessi, lo assolve appunto “Eiaeiaalalà!”.

Approfittando di una sciagura che ha commosso il Capo di Leuca e ha avuto come vittima un povero ragazzo 32enne di Corsano mentre tornava a casa (gli anti-275 a 4 corsie sono affettuosamente vicini alla famiglia), eccolo di nuovo a tessere le lodi del catrame, partito trasversale a destra, centro e sinistra, che va da Vendola (“I sindaci sono tutti d’accordo, si farà!”) a Fitto (“Ma di cosa stiamo parlando?”, appunto…) ormai alla frutta, da un “Cioè” (Palese) a fine carriera, un Frisullo che addirittura – il degrado non ha limiti né confini – prepara la rivincita invece di godersi l’immeritato vitalizio d’oro da 7mila € e rotti, molto rotti, lo spericolato Gabellone che farebbe deviare il serpentone davanti alla sua farmacia a Tuglie a vari Lazzari e… lazzaroni.

Il Congedo-pensiero giura e spergiura che è tutta colpa dell’oggetto, cioè delle corsie. Non del soggetto, l’utente della strada. Gli incidenti avvengono, dice il camerata col braccio teso come gli hanno insegnato De Cristofaro e Gino Siciliano, perché ci sono poche corsie, facciamone 10 e tutti vivranno felici e contenti senza incidenti. Ogni opinione è rispettabile, anche la più stolta. Fatto è però che si tratta di un pensiero supponente, aberrante, ignorante, una forzatura degna di una classe politica ormai al tramonto, priva di un’idea seria che fosse una, posto che ne abbiano mai avute.

Manifestazione no275 del 2 Giugno 2011

Caro camerata, lo diciamo per l’ennesima volta alla nuora affinché suocera (Fitto, Vendola, Introna, Frisullo, Maniglio, Caroppo, Ruggeri, Palese e so-r-ci, anzi, surgi) intendano: le sciagure avvengono per colpa del soggetto, cioè l’automobilista, per come si comporta al volante: se corre a 200 orari, o è ubriaco o è fatto di cocaina, stanco e assonnato, finisce sfatto come un pomodoro marcio che cade dalla pennala, e accadrebbe anche se avesse a disposizione 10 corsie. Chiaro? E’ un concetto banale, lapalissiano, che anche un bambino di 3 anni capirebbe, ma evidentemente voi avete un q.i. ch’è quello che è, ahimè. Siete “de coccio”, come diceva Trilussa, o “ce fate”, come aggiungeva il Belli.

Ma la colpa di una classe politica squallida e miserabile è anche nostra, perché la votiamo. Per avere quel che abbiamo: il default, la Puglia desertificata, isolata dai treni aboliti, senza più ospedali (4 milioni di persone condannate a morte: scendete dall’auto blu e riducete l’appannaggio che rapinate e riapriamo Medicina e Chirurgia), aggredita da trivelle off-shore e insediamenti fotovoltaici, a Taranto e Brindisi vita vuol dire morte: da qui 100mila laureati all’anno scappano.

Ecco perché, per buttare fumo negli occhi, vi serve questo diluvio di cemento, abbattere migliaia di ulivi, deturpare irrimediabilmente un paesaggio unico al mondo, seppellirci sotto il cemento. Solo che siete stati smascherati nella vostra insipienza, cinismo, autoritarismo e quel cemento rischia di essere la vostra ultima dimora. Il vento è cambiato, siete invecchiati politicamente, siete fuori dal mondo, non avete più niente da dire e non vi crede nessuno: ci riprendiamo la delega e gestiamo direttamente, con i pochi a disposizione, le emergenze del territorio. Siete una classe politica da rottamare, anzi da conged…are in blocco. Dall’aldilà Funari, core de Trastevere, vi manda un sms: “Annate a lavorà!”.

 

Francesco Greco


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.