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La Madonna della Campana

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Co-patrona di Casarano, insieme a San Giovanni Elemosiniere, e protettrice dei cavamonti. La storia della nascita del culto della Madonna della Campana assume quasi i connotati di un’antica ricetta all’interno della quale trovano spazio gli ingredienti più insoliti insieme a quelli più usuali. Il risultato? Bhe stà al fedele giudicare.

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Il museo del minatore di Casarano

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1946. Il secondo conflitto mondiale è ormai un ricordo, così come lo è ciò che resta delle numerose vittime mietute in tutti i campi di battaglia o eliminate come immondizia nei campi di concentramento. L’Europa intera ne esce provata. Nei paesi più industrializzati la produzione stenta a ripartire per mancanza di manodopera, in quelli più dilaniati si razionano i viveri mentre dilaga lo spettro della disoccupazione e della povertà.

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Menhir Trice

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Il termine Trice indica uno spazio un tempo solitamente destinato al pascolo di animali, e ricorre spesso in molti dei toponimi rionali di numerosi comuni salentini intorno ai quali sono poi sorte con il tempo chiese e piazze.

A Muro Leccese questo vocabolo dà il nome ad un menhir, situato a due passi dalla bellissima chiesa di Santa Marina, la quale ospita uno dei più antichi cicli di affreschi conosciuti  su San Nicola di Myra.

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Lecce, dalla Spagna la magia dell’acquerello

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Si inaugura sabato 23 marzo,ore 18.30, la personale di pittura dell’artista spagnola Mari Sanmartin Salvador. Per la prima volta in Italia, nello spazio espositivo “Gli Archi”, sarà presentata la sua recente produzione artistica, che comprende trenta acquarelli di piccolo e grande formato. Innamorata dei colori del Salento, l’artista, nata a Lugo (Spagna) ha scelto la città di Lecce per presentare i suoi seducenti lavori, frutto di una laboriosa e costante ricerca artistica portata avanti con passione e dedizione, utilizzando principalmente la tecnica dell’acquarello.
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Il Museo diffuso di Cavallino

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Una rampa di scale in metallo per salire in alto, abbastanza in alto, per poter abbracciare con una sola occhiata un passato che riemerge dalla terra, all’interno del quale si intrecciano storie di vivi e di morti in un infinito ciclo di corsi e ricorsi vichiani, che vedono inesorabilmente il nuovo sostituirsi al vecchio, il forte prevalere sul debole. Un passato in cui perdersi , nel quale si intrecciano periodi storici in una bagarre temporale. Siamo nel Museo Diffuso di Cavallino, un’area archeologica che si “estende” dal XVI secolo a.C. ad oggi.

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Bonifacio IX, il papa venuto da Casaranello

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8 Aprile 1378: un nuovo conclave elegge al soglio pontificio, come successore di Pietro, il napoletano Bartolomeo Prignano che prenderà il nome di Urbano VI. La sede papale ha di nuovo un pontefice dopo la morte di Gregorio XI, colui che riportò il papato a Roma dopo oltre 70 anni di residenza avignonese. L’elezione di un papa italiano, esasperatamente desiderata dai romani, è stata come un sospiro di sollievo per quanti temevano che il configurarsi di un papa francese avesse automaticamente riportato la corte papale oltre i confini italiani. Ma, se il clero romano poteva ritenersi soddisfatto, lo stesso non poteva dirsi di quello francese che allontanatosi da Roma elesse un nuovo papa disconoscendo quello appena nominato. Il nuovo pontefice, l’antipapa, Clemente VII, ristabilì, come prevedibile, la sua sede ad Avignone. La chiesa si scinde in due parti, ognuna delle quali avrà i propri sostenitori e fedeli: è il grande scisma d’occidente.

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