Salento Brothers, musica 2.0 al tempo dell’hashtag
Piccole band crescono. E fanno della contaminazione con la musica di altre latitudini e con la sperimentazione intelligente dettata dalle nuove tecnologie digitali il loro “credo” estetico quotidiano. Per proporsi sul panorama musicale nazionale. Della serie: la musica 2.0 al tempo dell’hashtag e dell’android.
E’ il caso dei “Salento Brothers”, un gruppo pugliese nato circa un anno fa (agosto 2012) ad Acquarica del Capo (Lecce) e che propone un sound “contaminato”, sospeso fra reggae e hip-hop sullo sfondo della musica dei Sud Sound System.
Fondato da Antonio Siciliano, 20 anni (in arte rizlaswade siciliano) e Luca Boccadamo, 21 (in arte uchieman boccadamo), in contemporanea con il laboratorio musicale “Underground Records”, di Luigi Ciullo e Andrea Rubinetti, la band si propone in serate sempre più affollate grazie alla freschezza di una password musicale del tutto originale.
La loro musica “digitale” su basi pre-preparate trova sempre più interesse e consenso (si può ascoltare su Youtube http://www.youtube.com/user/UndergroundRecord00). “Il gruppo è nato quasi per caso: abbiamo provato a miscelare uno stile a un altro e abbiamo visto che l’effetto piace – spiegano Boccadamo e Siciliano – usiamo un mixer e un lettore digitale dove inseriamo i cd con le nostre basi strumentali”.
I “Salento Brothers” poi spiegano il background della loro proposta innovativa: “Mi ispiro al rap, ascolto molta musica americana ma anche tanto hip-hop italiano…”, afferma Antonio Siciliano. E Luca Boccadamo aggiunge: “Io invece mi ispiro al reggae salentino: sono cresciuto con le canzoni del Sud Sound System”. Il risultato che fonde tanti input di generi musicali diversi piace un sacco. E c’è da scommettere che in futuro avrà ancora più fans, intra ed extra moenia.
Francesco Greco