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Lecce, “Prelude” per i diritti umani e la donna

di Annamaria Quarta

LECCE – In occasione della “Giornata Internazionale contro la Tortura”, il 26 giugno si terrà il varietà “Concerto in beneficienza Liberi Tutti, Libere tutte”, ultima tappa  del percorso artistico e culturale “Prelude” organizzato da “Idearte” (marketing and creativity) in collaborazione con Amnesty International, Integra Onlus, The Studio Wave, Novembre Arredamenti. “Prelude”, patrocinato da Governo Italiano, Ministero per le Pari Opportunità, Integrazione e Cooperazione Internazionale, “UNAR” Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, unico riconoscimento ufficiale in Puglia, da “Lecce Candidata a Capitale Europea della Cultura 2019”, Comune e Provincia di Lecce,  è stato pensato come un “Forum” di interventi a seguire: 4 maggio, convention: “La violenza sulle donne, il crimine che ogni uomo deve combattere”; 5 maggio: “Il viaggio dell’individuo nelle sue paure e nelle stanze del diverso” e il 26 giugno è dedicato al sostegno dei diritti umani, contro ogni forma di tortura e violenza di genere.

In programma al Teatro Romano una serata di varietà-spettacolo per celebrare il sostegno dei diritti umani contro ogni violazione. L’ultima tappa della prima edizione di “Prelude”, come l’intero percorso, è strutturata con una pluralità di punti di vista, maschili e femminili e una varietà di analisi culturali, filosofiche, antropologiche, politico-sociali.

Il fulcro della rassegna è il progetto pittorico elaborato in 12 tele dall’artista salentino Luigi Cannone e l’esperta d’arte Rosanna Gesualdo, “Prelude” appunto. L’artista ha elaborato, con un tratto segnico personalissimo, tra particolari definiti e sfumature oniriche, la sua visione ideologica sull’intreccio psicologico, quasi perverso, che precede l’evoluzione materiale della violenza, in cui l’individuo in genere (raffigurato dall’immagine femminile) si ritrova spesso ostaggio, in forme talvolta di vere torture, più o meno celate, piuttosto che tragicamente evidenti e condizionanti.

Con “Prelude” è messo in rilievo il diverso tipo di modalità con cui tuttora le forme di violenza sono aggressivamente in atto, diversamente concepite dalle culture che con un confronto globale, su questo si incontrano, ma più spesso si scontrano: un nord del mondo che a oggi non rappresenta un’isola incontaminata dalle discriminazioni; ambienti di lavoro irti di difficoltà; persistenti disparità salariali che vedono un primato o un rischio della povertà sempre più elevato; difficoltà per il genere femminile di portare carichi familiari insieme a quelli lavorativi, svalorizzazione perseguita dalle donne stesse presentando se stesse come oggetti sessuali; violenze psicologiche e fisiche cui tuttora le donne sono esposte, anzi con una certa recrudescenza del fenomeno.

Ma di tutto questo e di molto altro noi abbiamo avuto e abbiamo la libertà di dibattere, operare per un cambiamento senza che questo metta a repentaglio la vita, di poterci muovere, costruire il consenso e il dissenso. La violazione dei diritti umani fondamentali attenta a tutto questo, al patrimonio di diritti innati, la possibilità stessa di poter pensare a un cambiamento della propria esistenza. Le riflessioni teoriche femministe sono da tempo uscite dal labirinto concettuale della differenza, intesa come subalternità delle donne rispetto al maschile. Il tema scelto intende essere una dichiarazione di sostegno attivo e coesivo verso le donne, tantissime secondo le stime di organi governativi, costrette a subire violenza senza nemmeno avere gli strumenti culturali per riconoscerla come tale, senza avere un diritto di scelta sulla propria vita, su quella dei figli e figlie che procreano, sul proprio corpo inteso quale sede di piacere e di vita affettiva ed emozionale. Ci si potrebbe rimproverare di fare del sensazionalismo, ma la realtà, prima di essere connotata da aggettivi, si presenta nella sua evidenza e crudezza come un dato di fatto, e prima ancora di qualificarla, ci si pone il problema di ordine morale, di ignorarla o meno.

Nella serata “Liberi Tutti, Libere Tutte”, “Pluralità e Coesione Sociale” daranno le ultime sfumature di colore all’anima di “Prelude” all’insegna della varietà di linguaggi espressivi, con ospiti e performances di danza, musica e teatro. Presenteranno l’architetto e creativo Andrea Novembre e Salvatore Cosentino, Procuratore della Repubblica di Locri in veste di mattatore esperto di teatro, che condurrà tutti nel viaggio insolito con “l’altro”. Un concetto semplice nella sua complessità, che intende porre una rotta di tendenza nuova, coraggiosa, capace di accettare, accogliere e incontrare la diversità intesa non in termini discriminanti, bensì come fattore complementare allo sviluppo socio-culturale, politico ed economico degli Stati.

Da qui il tema della 3° giornata, enunciato con “ Liberi Tutti, Libere Tutte”. Il fulcro del tema, concentrato sulla tutela e garanzia dei diritti umani inviolabili, contro ogni forma di tortura, assumerà molteplici volti, esperienze e forme, mettendo in rilievo l’importanza per il futuro di ogni Paese, di un approccio capace di riconoscere e valorizzare, in termini sostanziali, il ruolo e il valore di ciascun “individuo” e delle sue caratteristiche specifiche; nonché l’importanza di una prassi socio-politica e culturale improntata sulla coesione sociale e il dialogo interculturale.

 

Ecco il programma:

Ore 21.00:

Performance Danze Tradizionali dello Sri Lanka a cura dell’Associazione “Tamil Italia”, ospiti: l’artista e pittore Luigi Cannone, Antonella Gallone storica e critico d’arte della rivista “Qui Salento”.

Omaggio musicale chitarra e voce:  “Ciky Forchetti”.

Omaggio del pianista Alessandro Novembre, voce del tenore Massimo Liaci.

Installazione “Site Specific” ispirata al cortometraggio “I gioielli di Maria”, della regista Eleonora Pariante a cura della costume designer leccese Rosanna Calcagnile e il suo staff.

Concerto del pianista e compositore Massimo Carrieri su installazioni multimediali del visual-artist Valerio Calsolaro dal titolo “Zahir and Plexus”.

 

Massimo Carrieri: pianista e compositore, classico di formazione, contemporaneo per vocazione, nella sua musica confluiscono organizzazione e improvvisazione, tradizione e innovazione. Si perfeziona al Berklee College of Music di Boston, ottenendo l’inserimento nella Dean’s List 2004. Nell’ottobre 2007 presenta “Seven”, album d’esordio indipendente che attira da subito l’attenzione della critica. Segue il debutto oltreoceano come concertista a New York nell’aprile del 2009, con un concerto presso la “Renee Weiler” Concert Hall, a cui farà seguito un tour in Australia. Vincitore al concorso “Demo/Movin’up” 2009, programma di sostegno alla mobilità degli artisti italiani nel mondo promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento della Gioventù), Ministero per i Beni e le Attività Culturali e GAI (Giovani Artisti Italiani). Segue la pubblicazione dell’album “Zhair” per l’etichetta Effe Music e distribuito da Family Affair. Il disco è stato presentato a Milano Piano City 2012 e in prestigiosi festival quali “Times Zones”, “SoundRes”, “Corciano”.

Valerio Calsolaro: visual artist e videomaker, ha lavorato con artisti di  fama internazionale come il collettivo “Coniglio viola”  ed è stato allievo al Virtual Multimedia Park di Torino del videoartista Alessandro Amaducci, una delle figure italiane di maggior rilievo nell’ambito della videoart. Con il video “The Love That WillI Consume The World” è stato in esposizione al “Macro” di Roma nel giugno del 2011 e finalista al Premio Arte Laguna 2010. Molte sue produzioni video sono state selezionate in alcune delle principali rassegne di videoart europee New Screen New Castle 2011, Oslo Screen Festival 2012, Fipa Saint Cloud 2012, Tampere International Saint Cloud Short Film Festival 2012, Mecal Barcellona 2012. Si è laureato al Dams di Lecce con il Prof. Massimo Guastella con una tesi su Gilbert&George. E si è specializzato al Virtual Multimedia Park di Torino, nell’utilizzo dei principali software di videoeffetti e compositing.

 

Ospiti ONG e Terzo Settore: Amnesty International (Marcella Nuzzaci, Dino Mangialardi, Integra Onlus, Klodiana Cuka e Giovanni Rizzo dell’Osservatorio pari opportunità del sindacato Confsal-Unsa e dell’associazione Media-laboratorio di cultura e comunicazione.

Performance teatrale dell’attore Giampaolo Morelli Catalano che interpreterà due monologhi tratti da “Breve storia di una generazione” di Torto O. G. Testimonianze di esperienze reali vissute da donne provenienti dal Sud del Mondo: Laila di origine egiziana, impegnata in passato presso un’ambasciata; Malidur che ha lottato contro la pratica delle mutilazioni genitali femminili MFG e Kalid che porterà una testimonianza sulla famiglia.

 

Aperitivo musicale di chiusura manifestazione presso “Must” di Lecce. Selezioni musicali di Maurizio Macrì. Corner tickets degustazioni Food e Cocktails, a km. zero, proposte da Federazione Nazionale Personal Chef, Lounge Bar Nico.

La regia sarà curata con la collaborazione di Vanessa Castellano.

Le scenografie virtuali sono state progettate da “Idearte” e realizzate con la collaborazione di “The Studio Wave” e la Compagnia “La Calandra”. La cura degli elementi di design è di due giovani, brillanti architetti: Veronica Perrone e Andrea Novembre (Novembre Arredamenti). L’installazione “Site Specific” è ispirata al cortometraggio “I gioielli di Maria” della costume designer Rosanna Calcagnile. Collaborano inoltre: Vernaleone & Partners, Formamentis e Associazione Culturale “Nireo”, “Must” di Lecce, Federazione Italiana Personal Chef, “Cagliostro”, “Spizzicate Salentine”, “Link”, “Officina delle Parole”, “Puglia colada – Vincotto Venneri”, “Limone Illuminazione”, “Bakè Catering”, “Barbetta”, “Fata flora”, “Cartografica Rosato”, “Apollonio Vini”, Hi Fi & Video di Peppino Campanale, Estetica “Antonella”, “Autocat”, “Catamo”, “Corriere Salentino”, “In onda-Web Tv”, “XSE  Sound Engineering”. Ingresso: € 18,00. Il ricavato della serata sarà devoluto a Amnesty International.


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