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Il bosco di Occhiazzi sulla Madonna della Serra, Ruffano

…è davvero un bell’esercizio di ginnastica per la gambe e per i polmoni e quando si giunge in cima della collina, quell’aria profumata di timo, dal serpillo e dal puleggio par quasi che ci rinfreschi dal consumo dei muscoli e ci fa dimenticare la fatica della salita…

Così si espresse Cosimo De Giorgi dopo aver visitato questo luogo ameno, che appare ancora oggi così distante dalla civiltà del progresso e dell’asfalto, popolato da tratturi e terrazzamenti, da svariate creature che, alternandosi nella lotta per la supremazia durante le ore del giorno e della notte, rendono vivi gli spazi “vuoti” tra ulivi secolari. Siamo nel bosco di Occhiazzi, sulla collina della Madonna della Serra a Ruffano.

Sentiero nel bosco di Occhiazzi

Sentiero nel bosco di Occhiazzi

Il cinguettio degli uccelli, i raggi del sole, il rumore del vento tra le foglie degli alberi. Basta poco per sentire profumo di “casa”, per riabbracciare gli atavici domicili. Un percorso attrezzato con panchine e tavolini, uno steccato e cartelli illustrativi ci indicano la strada da intraprendere per immergerci in un natura selvaggia, “addomesticata” dall’uomo, come la volpe del piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry che in lui instaurò un legame, conobbe un amico.

Una poiana disegna emicicli nell’aria e ci accompagna in questa camminata a pieni polmoni. Uno dei due estremi di questo magnifico percorso è caratterizzato dalla chiesa della Madonna della Serra, eretta probabilmente nei pressi di un insediamento bizantino. I restauri del 1991 hanno permesso di restituire alla comunità un edificio dalla storia incerta, sulle cui pareti è possibile leggere tracce di epoche differenti. La struttura attuale risale al 1700, con volte a stella, pavimenti arricchiti da  piastrelle in stile napoletano, ed un affresco, l’elemento più importante dell’edificio, una Madonna del Latte del ‘500.

Chiesa della Madonna della Serra, Ruffano

Chiesa della Madonna della Serra, Ruffano

Nelle immediate vicinanze delle chiesa una torre aragonese, del XVI secolo, che vedova dell’identità di sentinella, è stata ridisegnata come un piccolo museo dell’ambiente e centro visite, per illustrare l’immenso patrimonio biologico del parco con strumenti didattici ed espositivi, diorami e  riproduzioni di suoni e versi per immergersi interamente nell’habitat delle diverse specie che vivono in più di due ettari di ulivi e macchia mediterranea.

Da qui parte il sentiero, contrassegnato da 14 tavole che rappresentano la via Crucis, che conduce ad un secondo importante punto di riferimento per la comunità contadina di Ruffano di fine ‘800, la Cappella della Madonna della Sanità. Voluta da donna Concetta Daniele Leuzzi sul suolo di un omonimo edificio di culto e restaurata nel 1933. Costituita da un’unica aula con volte a stella, all’interno vi è un altare in pietra leccese sormontato da una pala raffigurante una Madonna realizzata da Rocco Nuzzo.

Cappella della Madonna della Sanità

Cappella della Madonna della Sanità

Continuiamo a scendere per il nostro sentiero. Si comincia a percepire nuovamente l’odore del progresso e dell’asfalto. Ma basta voltarsi nuovamente per tornare indietro nel tempo e riconciliarsi con la natura.


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