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Il castello di Fulcignano, Galatone

Se ne parla fin dal XII secolo. Un piccolo casale passato di mano in mano da un feudatario all’altro, esponenti di una nobiltà secolare o piccole, nuove figure, emergenti nel panorama aristocratico. Di origine greca secondo il Tasselli (ipotesi avvalorata dal ritrovamento di una moneta di Basilio I), forse al centro di una contesa con un vicino di stampa latino, Galatone, che ne assorbì la popolazione. Siamo nel medioevo, a Fulcignano.

Castello di Fulcignano, Galatone - Fronte

Castello di Fulcignano, Galatone – Fronte

Dalle origini ancora incerte e dalla carte di identità non ancora compilata in tutti i suoi campi, il castello di Fulcignano, ciò che rimane di un antico casale, ancora immerso in un contesto storico paesaggistico dai caratteri bucolici, sorge alla periferia sud-est del territorio di Galatone. Esposto al pericolo e dilaniato da lotte e successioni feudali il casale è andato in contro, come molti altri, ad uno spopolamento che vide la popolazione raggiungere la più sicura e vicina Galatone, sulle pendici di una collina, con la quale alcuni contrasti, sembra, segnarono secondo il Galateo, la fine del piccolo villaggio grecizzato.

Castello di Fulcignano, Galatone - Sala di ingresso

Castello di Fulcignano, Galatone – Sala di ingresso

Tralasciando insediamenti preesistenti, secondo una relazione del prof Paul Arthur dell’università del Salento, stilata nel 1997 per l’allora sindaco Roberto Maglio, il castello di Fulcignano, monumento nazionale dal 6 Novembre 1967 e proprietà comunale dal 2011, sarebbe stato eretto in un periodo a cavallo tra le denominazione sveva e quella angioina, con una contaminazione di stili architettonici che rimanda al mondo islamico. La forma di un quadrilatero irregolare con quattro torri angolari, le due posteriori oggi scomparse, e una a difesa dell’ingresso risulta piuttosto insolita nel panorama salentino. Particolarità che si sono conservate meravigliosamente nel tempo senza subire rimaneggiamenti e rifacimenti secondo gli stili e le necessità dei secoli che seguirono, rendendolo di fatto uno dei castelli più antichi e vicini al disegno originale oggi presenti in terra d’Otranto.

Una cinta muraria racchiude un giardino molto ampio e sul quale si affacciano i pochi locali dell’edificio, tra loro tutti comunicanti. Alta otto metri, larga poco più di due e mezzo, corre per 75 metri sul lato più lungo e 49 su quello più corto,  incute ancora un senso di impenetrabilità, di soggezione, nettamente in contrasto con le ben più rassicuranti e amichevoli immagini sacre affrescate all’interno di due nicchie nel colonnato che regge la cancellata che sigilla la recinzione dell’antico fossato.

Castello di Fulcignano, Galatone - Cinta muraria

Castello di Fulcignano, Galatone – Cinta muraria

Dalla facciata si accede ad un ingresso voltato a botte con un forno laterale. Il primo ambiente è una sala con volta a crociera a sesto acuto e costoloni sporgenti a sezione trilobata che si intersecano al vertice con una rosetta. Sulla destra altri due ambienti voltati a botte, dall’ultimo dei quali una scala a chiocciola si snoda come una serpente all’interno di una spessa muratura.

Un monumento che non poteva sfuggire alla penna del De Giorgi che nei suoi bozzetti di viaggio scrisse:

Bella è la porta d’ingresso ed il vestibolo, del quale ho rilevato un bozzetto. L’arco è gotico, ed è decorato da un fregio delicato scolpito sulla pietra leccese e in parte cariato. Restano ancora poche stanze nell’interno e da una scala, che sembra quella descritta dall’Alighieri fra Lerici e Turbia, si monta sulle mura che hanno circa due metri di grossezza.

Osservate che bel panorama! Sulle case di Galatone torreggia la cattedrale colla sua torre campanaria, quadra, tozza, di pietra carparo traente al giallastro; più a destra la chiesa dei Domenicani, quella del Crocefisso e la parte posteriore del castello; e poi tutt’intorno alla città un anello di giardini e frutteti.

Oggi l’interno del castello di Fulcignano è un verziere del Principe di Belmonte; il fossato che lo cingeva è stato colmato, e la carie, corrodendo le pareti esterne delle sue mura, lascia credere sia stano prodotto da projettili nemici ciò che è lavoro di mamma natura. Noterò infine, che a breve distanza da Fulcignano furono scoperte delle tombe; ma nessun’altra notizia mi fu riferita sulla ubicazione e sull’età di esse e sui cimeli rinvenuti.

Un piccolo tesoro medioevale che non può essere osservato, sconosciuto ai più, anche all’interno dello stesso comune di pertinenza e in attesa di ricevere l’attenzione che merita che possa restituirgli vigore e dignità.

Marco Piccinni

BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA:

-Luigi Carducci, Storia del Salento – Mario Congedo Editore (2007)

– Giornale di Galatone n° 14 – settembre-ottobre 1997, relazione del Prof. Paul Arthur per il sindaco Roberto Maglio

-Mondi Medievali, castello di Fulcignano


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