I monumenti di Tricase
La piazza centrale di Tricase, centro vitale ed importante della città, è chiamata “il salotto di Tricase” per la sua struttura caratteristica e per le varie tematiche architettoniche che via via si sono succedute nei secoli dal 1000 ai nostri giorni.
CHIESA DELLA NATIVITA’ DELLA BEATA MARIA VERGINE
La prima Chiesa Parrocchiale di Tricase, molto danneggiata dai Turchi nel 1480, dai soldati del Conte di Lecce nel 1495 e dai Veneziani nel 1528, cadde per vetustà e ne venne costruita un’altra nel 1581 dedicata alla Madonna del Foggiaro. Anche questa Chiesa, forse per cattiva manutenzione, subì delle rovine; per questo si ritenne necessario restaurarla ed allargarla, iniziando l’esecuzione dell’opera nel 1763.
Il 24 luglio 1784 l’opera era compiuta. La Chiesa veniva aperta al pubblico e l’arciprete Don Vincenzo Resci teneva un’interessante omelia al popolo. Autore della costruzione fu un eccellente artefice, Adriano Preite di Copertino (1724 – 1804).
Anche questa Chiesa ha avuto nel tempo diversi interventi di importanti maestri. E’ di pregevole stile barocco; ha una facciata di pietra con portale, fiancheggiato da coppie di colonne e sormontato da un’edicola a nicchia. L’interno della Chiesa è di dimensioni maestose e ha forma di croce latina; è piena di luce, perché illuminata da 18 occhioni mistilinei e da 4 piccoli occhi nella crociera. Le volte sono ricche di stucchi, che ornano artisticamente il tutto. Oltre l’altare maggiore, costruito nel 1876, che è dedicato alla Natività di Maria Vergine , ha 12 altari laterali.
Il pulpito intagliato a fogliame è opera dell’artista Raffaele Monteanni di Lequile, che lo eseguì nell’anno 1795. Sono presenti anche alcune tele e quadri di valore del famoso Tiziano Veneziano, del Catalano, del Coppola, del Palma il giovane e del Veronese.
Nella parte sottostante, nella suggestiva Cripta dedicata alla Madonna di Pompei, riposano le spoglie mortali di un eminente Figlio di Tricase, Giovanni Panico, Cardinale di Santa Romana Chiesa. L’11 febbraio 1995 la Chiesa Matrice è stata riaperta al culto, perché chiusa il 27 agosto 1992 per restauro. Per l’occasione è stato commissionato un nuovo grande dipinto “Il Cenacolo”, di m.8 x 4,25, del pittore Roberto Buttazzo di Lequile (Lecce), che è stato sistemato nell’interno sulla porta principale d’ingresso.
CHIESA DI S. DOMENICO E CONVENTO DOMENICANO DEI SS. PIETRO E PAOLO
L’attuale Chiesa di S.Domenico, di stile barocco, completata nel 1688 con la facciata rivolta su Piazza Giuseppe Pisanelli, fu costruita su un’altra più antica che era rivolta a mezzogiorno, lungo la via Guidone Aymone.
La Chiesa è servita da due porte: una centrale, che dà direttamente sulla piazza con un enorme e panoramica scalinata antistante, l’altra laterale, di fronte alla Torre piccola e servita da una piccola scala. Ha una vasta e luminosa navata rettangolare, 7 cappelle profonde laterali. Illuminata da 13 finestroni a lira eguali per disegno a quelli della Chiesa della Natività della Beata Maria Vergine. Sono da notarsi anche 10 statue di pietra policroma, 4 tele ad olio di Saverio Lillo di Ruffano (Lecce) del 1769 e il quadro della Circoncisione del Coppola di Gallipoli (Lecce). Il cielo appeso in legno è di una meraviglia unica; così il coro di noce, intagliato nel 1703, può dirsi di stile rinascimentale per gli ornati rettilinei, non manierati.
Il Convento dei Domenicani, dedicato ai SS. Pietro e Paolo, fu costruito da Frà Nicolò Paglia di Giovinazzo (Bari), compagno di San Domenico; la tradizione locale afferma che sia stato il sesto Convento di quell’ordine e che fu registrato nel 1612 tra le case della provincia monastica di Puglia.
PALAZZO PRINCIPESCO DEI GALLONE
Fra i monumenti più significativi di Tricase primeggia il Castello o Palazzo dei Principi Gallone, ora proprietà e sede del Municipio. Questo grandioso palazzo principesco risulta formato da tre elementi principali: la Torre, il Torrione e il Corpo vero e proprio dell’edificio. Le prime due parti sono le più antiche e conservano ancora le caratteristiche strutture del Trecento; il nucleo centrale, costruito nel 1661 da Stefano II Gallone, 1° Principe di Tricase, costituisce il corpo del Castello.
Il Palazzo, che ha l’aspetto del palazzo e del castello insieme, come tutti i castelli feudali di quel tempo, fu trasformato in abitazione dalla Famiglia Gallone. La tradizione vuole che Stefano II Gallone abbia voluto fare tante stanze quanti i giorni dell’anno e una sala detta “del trono”, di m. 24,30 x 11,70, tanto grande da contenere più di mille persone.
Negli anni cinquanta, essendo il palazzo compreso tra i beni in vendita, fu comprato dal Comune di Tricase. Negli ultimi periodi si è proceduto al restauro e ad una diversa valorizzazione dello storico monumento.
PORTA TERRA
La via del Tempio rappresentava l’asse principale del nucleo abitato che lo divideva in due parti e collegava Porta Terra a Sud-Est con Porta Napoli a Nord-Ovest. Mentre Porta Terra è ancora oggi esistente, di Porta Napoli non resta alcuna traccia.
TORRE GRANDE
Venne fatta pure una grande torre “Turris Magna”, detta anche “Torre della fame”, perché anticamente si chiudevano i prigionieri e si lasciavano morire di fame. Essa è adiacente a Porta Terra.
TORRE PICCOLA
Oltre alla Torre grande esiste anche la Torre Piccola, detta anche Torrione, situata a ponente del Palazzo principesco. Da diversi anni la Torre piccola è la sede ufficiale dell’Associazione Pro Loco di Tricase.
MONUMENTO A GIUSEPPE PISANELLI
Il monumento all’illustre tricasino Giuseppe Pisanelli (1812 – 1879) è opera dello scultore Antonio Bortone (1844 – 1938) di Ruffano (Lecce). L’opera fu terminata nel 1924, ma solo nel 1952 venne inaugurata dal prof. Giovanni Leone, in seguito eletto Presidente della Repubblica Italiana.
PALAZZO DEI SECONDOGENITI
L’edificio che, antistante al Palazzo Principesco, occupa l’area compresa tra la Chiesa di San Domenico e la strada che conduce alla Chiesa di S. Angelo, fu la residenza ufficiale dei Cadetti di Casa Gallone e fu perciò indicato come “Palazzo dei Secondogeniti”.
CHIESA DI S. MICHELE ARCANGELO (detta S. ANGELO)
La Chiesa di S. Michele Arcangelo costituisce il nucleo centrale dal punto di vista storico-urbanistico dell’intera zona nella quale è ubicata. Dall’epigrafe incisa nel fregio della porta si rilevano alcuni dati essenziali per la conoscenza del monumento, quali il committente Cesare Gallone, figlio di Alessandro I, 2° Barone di Tricase e l’anno di costruzione 1624. Non parla dell’autore di questa costruzione, pur importante e suggestiva, di stile tipicamente rinascimentale. La Chiesa di S. Michele Arcangelo è ritenuta una delle sette perle” dell’architettura leccese. All’interno della Chiesa sono da notare un antichissimo organo ed alcune tele di valore.
MONUMENTO A MONS. ANTONIO BELLO
Nell’ex piazza del Mercato, attuale piazza Antonio Dell’Abate, nella parte retrostante il Convento dei Domenicani, il 12 agosto 1996 è stato inaugurato un monumento bronzeo, opera dello scultore Giovanni Scupola di Specchia (Lecce), in onore a Mons. Antonio Bello, chiamato dai Tricasini “Don Tonino”, amato e ben voluto Parroco della Chiesa Matrice di Tricase dal 14 gennaio 1979 sino al 30 ottobre 1982, giorno della sua consacrazione episcopale a Vescovo di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Ruvo in terra di Bari.
Don Tonino Bello era nato il 18 marzo 1935 ad Alessano (Lecce), una comunità a Sud di Tricase e a pochi chilometri da S. Maria di Leuca, ed è morto, prematuramente, nella casa Arcivescovile di Molfetta il 20 aprile 1993.
PIAZZA CAPPUCCINI E NUOVA CHIESA DI S. ANTONIO DA PADOVA
Piazza Cappuccini, in senso storico, è una delle piazze più antiche di Tricase, perché esisteva già agli inizi del secolo scorso un convento di Frati Cappuccini, un piccolo ospedale, la Chiesa di S. Antonio o Chiesa dei Cappuccini.
Oggi c’è una nuova piazza utile per gli incontri domenicali dei Tricasini e la Chiesa di S. Antonio che sorse per iniziativa del Padre Cherubino Delli Noci nel 1588. L’altare maggiore di questa Chiesa è di legno scolpito e di una caratteristica unica; gli altari laterali sono dedicati all’Addolorata e a S. Antonio. Nella parte superiore della Chiesa sono ancora conservate alcune vecchie strutture del convento che sono utilizzate per incontri e riunioni pastorali.
Il 22 dicembre 1996 si è svolta la Consacrazione e Dedicazione della nuova Chiesa Parrocchiale “S. Antonio da Padova”, nel rione denominato “Lavari” in Tricase. E’ una Chiesa con 400 posti a sedere, con un grande Salone Comunitario, aule catechistiche, sale per biblioteca, anfiteatro per manifestazioni all’aperto. La Chiesa è a tre navate, secondo lo stile classico, costruita con pietra locale lasciata a vista e tetto lamellare a capriate. Il pavimento è in battuto veneziano nella navata centrale e di marmo a scacchiera nelle navate laterali.
Il progettista e direttore dei lavori è stato l’Ing. Antonio Coppola, Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Tricase e, successivamente, Sindaco di Tricase dal 1991 al 1997.
PIAZZA DEI CADUTI
Piazza Alfredo Codacci- Pisanelli è comunemente conosciuta come piazza dei Caduti perché nel 1939 venne trasferito il monumento ai Caduti che dal 1925 era situato in Piazza Cappuccini.
La piazza, oltre a ricordare i Tricasini caduti in guerra, ricorda anche Alfredo Codacci-Pisanelli che fu, insieme ad altri, promotore della nascita dell’A.C.A.I.T. (Azienda Cooperativa Agricola Industriale del Capo di Leuca), struttura fondamentale e fonte di occupazione per la maggior parte della popolazione tricasina nei primi settant’anni del 1900.
CHIESA DI S. LUCIA
La Chiesa di S. Lucia, facente parte della Parrocchia della Chiesa Matrice, è una bella e semplice chiesetta. Situata al centro dell’omonima piazza, ha un altare maggiore dedicato a S. Lucia, protettrice della vista, e due altari laterali. E’ tradizione il 13 dicembre, festa di S. Lucia, tenere vicino alla Chiesa una fiera, ricca di prodotti agricoli e addobbi natalizi.
PIAZZA CARDINALE “G. PANICO”
Di fronte all’Ospedale Generale Provinciale “Card. Giovanni Panico”, al centro della piazza omonima c’è il monumento bronzeo eretto in memoria dell’illustre tricasino Giovanni Panico. Il monumento venne scoperto domenica 8 luglio 1979 ed è opera dello scultore Sergio Capellini di Verona. La statua con le braccia aperte rivolte verso l’Ospedale e verso la città di Tricase indica simbolicamente l’abbraccio del Cardinale Panico nei confronti della sua opera più importante: l’Ospedale da Lui voluto e l’amore verso la Terra che gli diede i natali. La piazza Cardinale Panico è una delle più belle e caratteristiche piazze di Tricase e del Salento.
PIAZZETTA PADRE PIO
Alcuni cittadini di Tricase, legati da un forte vincolo di devozione e da profondo rispetto per Padre Pio da Pietrelcina, hanno voluto dedicargli un monumento bronzeo ed intestargli la piazzetta situata tra via Peano, via Pacioli e via Torricelli nei pressi del Liceo Scientifico “G. Stampacchia”.
Francesco Accogli