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La Madonna del Riposo di Alessano

Uno dei tanti luoghi del Salento, secondo la tradizione, protagonista di un’apparizione Mariana. Un evento che in questa terra sembra essere stato quasi all’ordine del giorno nei secoli passati. Numerosi sono, infatti, i templi religiosi edificati in tutta l’antica provincia di Terra d’Otranto in seguito all’esplicita richiesta da parte dell’Altissima Madre, oppure semplicemente per acclamazione popolare, dopo una visione onirica o una presunta grazie ricevuta.

La piccola cappella della Madonna del Riposo, ad Alessano, è uno di questi. Situata all’estrema periferia del paese, su una collina dalla quale lo domina e lo contempla completamente, in uno scenario che raccoglie sia gli elementi della tradizione architettonica rupestre che di quella moderna, viene degnamente festeggiata dai suoi fedeli compaesani l’8 Settembre di ogni anno.

Madonna del Riposo

La struttura attuale risale al 1882, anno in cui il tempio venne ampliato e ristrutturato sulla base di un edificio preesistente, gravemente danneggiato da un incendio.

Un affresco posto alla base dell’Edificio, in un’edicola sulla scala di accesso, narra la deposizione del Cristo dalla Croce, vegliato dalla Madre. Un’immagine agli antipodi del dipinto che invece sovrasta l’altare. Maria che tiene tra le braccia il suo bambino, ancora piccolo, vegliato da angeli che sorreggono la croce, un triste avvertimento di quello che sarà il suo destino, un arcangelo alla sua sinistra, e (probabilmente) il committente alla sua destra. I quattro evangelisti osservano i fedeli dall’alto della volta, inscritti in altrettanti medaglioni.

Affresco della deposizione

Qui, la tradizione vuole che un pellegrino, di ritorno dal santuario di Santa Maria di Leuca, decise di sostare per riposare il corpo e quietare lo stomaco. Prese qualcosa dalla sacca, acquistata durante il viaggio, e la mangiò all’ombra di un albero. Il sole cocente, ancora alto nel cielo, la stanchezza per i numerosi chilometri percorsi e il tipico abbiocco post pasto, vennero accolti come ottime motivazioni per rubare al viaggio di ritorno un paio di ore di sonno. Si addormentò.

Alessano, vista dal santuario della Madonna del Riposo

Nell’oscurità della sua pace onirica cominciarono a comporsi delle figure, dapprima sbiadite e monocromatiche, per poi prendere rapidamente colore. Una presenza celestiale, calma, bella, gli apparve. Il pellegrino, perso in qualche angolo del suo stesso essere, incapace di prendere parte attiva nella scena ma consapevole di ciò che stava accadendo, riconobbe nel volto della giovane donna la Madonna di Santa Maria di Leuca. Colei per la quale ha avuto luogo il suo lungo viaggio e che aveva, poche ore prima,  onorato con la sua visita. Guardava amorevolmente suo figlio,  come solo una Madre sa fare. L’immagine si sfocò rapidamente fino a scomparire del tutto. La luce penetrò nuovamente nelle retine dell’uomo che assemblò, nella confusione degli eventi che appena succedutisi, nuove immagini. Gli alberi e le pajare che aveva visto prima di addormentarsi. Si alza, raccoglie le sue cose, per poi fermasi a pensare: “Ho sognato la Madonna…devo dirlo a tutti, qui deve sorgere una chiesa!”. E così fu.

Marco Piccinni


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