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Il Museo Naturalistico e centro visite Gawsit

Mare, sabbia, paludi, canneti,antiche costruzioni, resti del passaggio di antiche civiltà, mondi sommersi. Tutto questo offre la riserva naturale di Torre Guaceto,  luogo privilegiato dai turchi per la ricca presenza di acqua dolce che qui decisero di stanziarsi tra una scorribanda e l’altra ai danni della popolazioni autoctone.

Paesaggi incantevoli e un’armoniosa convivenza tra l’uomo (avviatasi già dall’età del bronzo) e l’ecosistema, che ha saputo trovare un giusto equilibrio nel corso dei secoli e delle dominazioni: importante sbocco nelle comunicazioni e nei commerci per i romani, strategico punto di osservazione contro gli attacchi dai pirati saraceni nel corso del ‘500 (lo testimonia la splendida torre aragonese il prossimità della palude).

Così bella ma al contempo così irrangiungibile all’occhio inesperto che non sa riconoscere l’avi-fauna, il nutrito elenco di piante della macchia mediterranea, anche rare, rettili, mammiferi e piccoli roditori che qui hanno la propria casa. Una condizione questa, che può trovare facile soluzione nelle visita parallela al centro visite Gawsit di Serranova (frazione di Carovigno) e al suo museo naturalistico.

Diorama centro visite di Torre Guaceto – la palude

Filmati esplicativi che prendono per mano il visitatore e lo accompagnano nell’oscurità dei fondali marini per conoscere le creature che lo popolano e le piante che lo ossigenano. Ricostruzioni dei manufatti ritrovati in prossimità degli scogli di Apani, e che certificano la presenza dell’uomo in queste zone fin dal II millennio a.C. Splendidi diorami che aprono la mente sulla quotidianità della fauna aerea e terrestre, il modo in cui vive e si nutre. Un piccolo acquario dove alcuni pesci e tartarughe sono lì, teneramente e sorprendentemente in attesa di essere accarezzati richiamando su di sé l’attenzione.

Tartaruga nel piccolo acquario del museo naturalistico

Pannelli illustrativi ed esplicativi completano il corredo di informazioni necessario per spalancare le porte di un mondo che fino a poco tempo prima non si conosceva o lo si dava per scontato, mentre la voce narrante di una guida del centro visite racconta quello che non c’è scritto, ciò che apprendi esclusivamente dall’esperienza e dalla passione per ciò che fai e ti gratifica.

Marco Piccinni


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