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Il villaggio di Spiggiano, Presicce

Ai confini con il comune di Salve, lì dove un tempo sorgeva l’antico villaggio di Spiggiano. Siamo in agro di Presicce, nel punto in cui una torre colombaia indica la strada al viandante o lo induce a soffermarsi su quanto le piante e le pietre di questa contrada hanno da raccontare.

Ritenute delle costruzioni atipiche rispetto ai possibili raffronti in territorio italiano, le torri colombaie salentine, spesso prive di un complesso masserizio che le inglobi e definite semplicemente “isolate”, rappresentano delle eccezionalità con paragoni oltreconfine negli altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

Torre colombaia di Spiggiano

Torre colombaia di Spiggiano

Struttura fondamentale per una delle attività più fiorenti, quella dell’allevamento dei piccioni, le torri offrivano garanzie di reddito, oltre che risorse alimentare ritenute quasi una panacea per le malattie dell’infanzia, senza dimenticare le ingenti quantità di colombina prodotta dallo sterco dei volatili ampiamente utilizzata in agricoltura come fertilizzante nonché nel processo di concia delle pelli.

La torre di Spiggiano presenta caratteristiche architettoniche cinquecentesche, lontana poche decine di metri dal corpo masserizio dal quale prende il nome e inserita in un contesto di estrazione di materiale per l’edilizia, ha una base circolare con unico elemento decorativo un coronamento solo in parte conservato e sorretto da mensole a sostegno di un sistema di arcate delimitate da una cornice sommitale.

Un ampio squarcio sul lato nord-orientale ne compromette la stabilità ma lascia intravedere un qualcosa di insolito. Il piano di calpestio interno si trova infatti a più di quattro metri da quello del suolo, raggiungibile mediante un’antica scalinata scavata nella roccia. Qui un ambiente ad uso ipogeo lascia presupporre diverse destinazioni d’uso, una probabile è quella di colombario, ossia un luogo dove ospitare urne contenenti le ceneri dei defunti, una pratica piuttosto diffusa nei due secoli a cavallo dell’anno 0. Questa particolare caratteristica architettonica trova un unico confronto fin’ora conosciuto nel Salento meridionale nel misterioso complesso di Torre Pinta.

Torre colombaia di Spiggiano, vano ipogeo

Torre colombaia di Spiggiano, vano ipogeo

E la storia di Spiggiano sembra perdersi in realtà nella notte dei tempi. I reperti restituiti dall’area circostante certificherebbero la presenza di un insediamento romano prima e medioevale poi, il cui abbandono per cause da accertare avrebbe lasciato un vuoto alimentato dal progressivo degrado sul quale sarebbe stata costruita, una manciata di secoli più tardi, la torre colombaia e l’omonima masseria.

Tombe e silos a poche centinaia di metri dalla torre riportano ad una memoria che non ci appartiene  momenti della quotidianeità delle giornate di questo villaggio dove vita e morte coesistono ancora.

Tomba nel casale di Spiggiano

Tomba nel casale di Spiggiano

Marco Piccinni

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA:

-Gabriele Rossi, Le torri colombaie del Salento meriodionale. Rilievi e documenti – Gangemi Editore

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