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Le “frise della nonna”, il segreto del “Cunfalune”

SANT’EUFEMIA (Le) – Le “frise della nonna” sono il prodotto più amato. Altra specialità assai richiesta: i taralli all’olio con i semi di finocchio. E che dire dire mostaccioli? Semplicemente sublimi.

Storia di un successo, e di un’antica tradizione. Il forno a legna “Gonfalone” in terra di Sant’Eufemia nacque nell’ormai lontano 1991: lo fondarono Luigi Musio e la moglie Mariangela.

Luigi è nato a Presicce ed è figlio di Romolo, uno dei forni più antichi, “storici” di quel paese. L’arte del pane l’ha imparata sin da bambino, le temperature giuste cui far cuocere frise di grano e d’orzo, taralli, pastarelle, pucce (pane con le olive), ecc.

Le “frise della nonna”, per esempio, hanno un segreto nella cottura, che i Musio, giunti oggi alla terza generazione, custodiscono gelosamente.

Insieme a Luigi a Mariangela, al forno sono infatti impegnati i figli Romolo e Maria Lucia, entrambi sposati: domani forse lo saranno i loro figli.

Un forno di famiglia dunque, molto amato da una nicchia abbastanza ampia di consumatori affezionati che amano i sapori di un tempo e che ogni mattina arrivano al “Cunfalune” da Tricase e dintorni: Lucugnano, San’Eufemia, Tutino, Alessano, Montesardo, ecc.

Ma l’intuizione vincente è la “frisa della nonna“: se la popolazione si fa sempre più anziana, con dentature precarie, la “frisa” (grano duro, olio e lievito naturale) può essere gustata anche senza passare dall’acqua. Provare per credere.

Francesco Greco


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