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Clean-up Alessano, una lezione agli sporcaccioni

Solone (VI sec. a. C.) considerava l’ulivo una pianta sacra e nella sua Costituzione prevedeva la pena di morte a chi lo “scalza o lo abbatte”. Principio che condivise Aristotele più tardi.

Secoli sono passati e non vogliamo comminare la stessa pena a chi degrada l’ambiente intorno a noi con minidiscariche a ogni angolo in cui c’è un campionario della nostra quotidianità, fra plastica, metalli, ceramiche e quant’altro.

Fortuna che ci sono i ragazzi del volontariato a ridare al paesaggio un po’ di decoro e di respiro alleggerendolo delle peggiori schifezze.

Nel paese di don Tonino Bello, lo fanno settimanalmente le associazioni “Alessano è” e “Clean-un Alessano” (ideato da Mario Campoli). Ultimamente è toccato all’area che va dalla Stazione ferroviaria Alessano-Corsano sino al villaggio rupestre di Macurano, una pianura dove il passato parla con tutte le sue pietre, ognuna delle quali racconta una storia, una leggenda, una favola. Una sorta di Spoon River dove di recente Alberto Piccinni ha scoperto un dolmen e l’ing. Pierluigi Cazzato sulla rivista “Controcanto” ha scritto uno stupendo articolo dal titolo “Tomba megalitica di Macurano”.

“C’era l’impossibile – dicono i volontari – tanto da metterci in difficoltà, visti i nostri mezzi ridotti…”. Ai suddetti gruppi (con, fra gli altri, Adonella Caggiula e Patrizia Morciano (“I volontari da tempo operano sulle strade extraurbane per rendere decoroso il nostro paesaggio rurale”), a cui si sono aggiunti Antonio, Loredana e Donato), si sono aggiunti tre “leones” (altra associazione sul territorio): Antonio, Massimiliano e Valerio, con il sostegno dell’amministrazione comunale, l’assessore all’ambiente e turismo Paolo Marasco e l’assessore agli eventi Annachiara Chiffi.

Di settimana in settimana, i volontari si impegnano dunque a ripulire il territorio, perché così la bellezza si coglie meglio, nella speranza che gli sporcaccioni si vergognino almeno un poco, tengano a mente la lezione e non tornino sul luogo del delitto. E gli va anche bene: se tornasse Solone…

Francesco Greco


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