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La madonna Addolorata, il miracolo della riapertura di una chiesa a Lei dedicata

La leggenda della cappella della Vergine dei Sette Dolori che, chiusa per ordine del Re nel 1770, si aprì miracolosamente vent’anni dopo divenendo oggetto di grande culto…

VERGINE DEI SETTE DOLORI – PREGHIERA PER LA MADRE

Madre che dormi – che il tuo

sonno sia tutta una melodia

di sogni dove giace custodita la

preziosa ragione della vita

dono di fiamma che rifulge o

langue del mistero dell’anima e

del sangue – e l’immortalità che

dal morire erompe – fiore e frutto

di vittoria – ti vesta un po’

ogni giorno della gloria del

cielo in cui tu devi rifiorire.

Questa “Preghiera per la madre” è una delle bellissime liriche di Girolamo Comi (Casamassella 1890 – Lucugnano 1968), presenti nella raccolta “Spirito d’Armonia”, con la quale nel 1954 il poeta di Lucugnano, frazione di Tricase, ottenne il premio “Chianciano” per la poesia.

Facciata delle chiesa della Madonna dei Sette Dolori

Facciata delle chiesa della Madonna dei Sette Dolori

Come ben documenta il prof. Donato Valli (cfr.: G. COMI, Opera Poetica, p.395), “La stesura originaria della lirica, vergata sul retro del foglio contenete la Preghiera per il Padre e la Madre, risale al 25 febbraio 1942″, oltre quarant’anni fa, in un periodo intenso in senso letterario di Comi e soprattutto perché il poeta aveva chiarito le proprie ragioni religiose e spirituali con la nota conversione al Cattolicesimo.

Questa lirica sulla Madre, ma anche altre, è l’esempio più significativo dell’amore e della devozione del poeta per Maria, per la Vergine, per l’Addolorata ( “la preziosa ragione della vita… fiore e frutto di vittoria…”).

La lapide che sovrasta il portale della chiesa

La lapide che sovrasta il portale della chiesa

Devozione e amore da sempre presenti per la Madonna Addolorata, la Vergine dei Sette Dolori, anche nell’animo del popolo lucugnanese. Non è certo un caso che in questa frazione del Comune di Tricase, nonostante il Santo Patrono sia Sant’Antonio da Padova, da lungo tempo viene festeggiata, con solenni onori e grande partecipazione di popolo, soprattutto la Madonna Addolorata.

CAPPELLA DELL’ADDOLORATA

La devozione dei lucugnanesi per l’Addolorata, Vergine dei Sette Dolori, sembra sia antica nel tempo. Intorno al 1760 nacque l’idea di erigere una nuova Cappella da dedicare alla Madonna. Furono così prodotte dal parroco del tempo, ma anche dal Sindaco e da privati cittadini, diverse suppliche al Vescovo di Ugento ed al Re, Ferdinando IV, per avere l’autorizzazione a costruire la Cappella. Dopo alcuni anni si iniziò la costruzione e finalmente nell’aprile del 1764 venne aperta al culto. Ma l’8 agosto del 1770 fu ordinato dal Re che, ” a causa di miracoli e profezie si fingevano da una falsa divota bizoca a nome suor Maria Pajano, di unita col sacerdote Don Vincenzo Giaccari, si dovesse chiudere la Cappella sotto il titolo de’ Sette Dolori Nella Terra di Lucugnano” (cfr.: A. SANAPO, Lucugano. Microstoria di una Comunità del Salento; Galatina, Congedo Editore, p.62).

MIRACOLO DELL’APERTURA DELLA CAPPELLA

I Lucugnanesi, in virtù dell’amore e della devozione per l’Addolorata, continuarono a chiedere suppliche alle autorità per la riapertura della Cappella, mentre nel frattempo, morirono il Parroco Giaccari e successivamente la suora Pajano.

La Cappella continuava a restare chiusa quando l’11 agosto accadde un evento prodigioso: il Miracolo dell’Apertura della Madonna. Cosa era successo? La porta della Cappella si aprì da sola dopo uno scoppio seguito da un grande rumore ed anche la teca, dove era custodita la statua della Vergine, chiusa con due lucchetti, si era improvvisamente spalancata senza alcuna lesione. Si pensò subito al miracolo voluto dalla Madonna Addolorata perché stanca di essere chiusa e priva soprattutto dell’adorazione e della devozione del popolo.

Il quadro che celebra il miracolo della riapertura posto nella chiesa

Il quadro che celebra il miracolo della riapertura posto nella chiesa

Finalmente, dopo il miracolo, nel dicembre del 1788, con Decreto del Re di Napoli, venne riaperta la Cappella dell’Addolorata.

Nel 1988, grazie al sacerdote Don Rocco D’Amico, parroco di Lucugnano sin dall’ottobre del 1979, in una specifica pubblicazione dal titolo 1788 – 1988 Lucugnano. Cronaca di un bicentenario, a cura del prof. Flavio Indino, si è reso pubblico il documento che testimonia l’evento prodigioso relativo al Miracolo dell’Apertura della Cappella della Madonna Addolorata di Lucugnano e sono riportate le solenni celebrazioni sul secondo Centenario del Miracolo e l’elevazione a Santuario della Cappella.

CENNO STORICO BIOGRAFICO

Secondo alcuni scritti Maria Addolorata nacque a Woluwe, nel Brabante, presso Bruxelles, nella seconda metà del secolo XIII da famiglia umile, ma di intensa vita spirituale. Giovanissima decise di rinunziare al mondo per dedicarsi tutta a Dio, votandosi alla povertà ed alla castità.

Un giavonotto del luogo si accese di passione per lei e tentò di indurla a male. Decisamente respinto, il giovane architettò un piano per conseguire il suo scopo, ma non riuscì nel suo intento. Allora accusò la poveretta di furto e la fece condannare.

Maria Addolorata venne, per punizione, sepolta viva e sul suo corpo infisso un palo acuminato. Il martirio della Beata avvenne il 18 giugno del 1290.

LA VERGINE DEI SETTE DOLORI

La Madonna Addolorata è conosciuta anche come la Vergine dei Sette Dolori. Il numero sette, in senso biblico, ha un valore simbolico ed indica la totalità dei dolori. Ricordiamo che sono sette i giorni della creazione dell’Universo, sette sono i Sacramenti, di uguale numero i Vizi Capitali, di analogo numero i doni dello Spirito Santo, ecc., ecc.

Francesco Accogli (Testo tratto da: Tradizioni popolari a Tricase, di Carlo e Francesco Accogli – Edizioni dell’Iride)


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