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Il Presepe Vivente nel Salento

Il Natale, la festa che tutti aspettano e particolarmente sentita nel Salento: i culti pagani della venerazione del fuoco si mescolano a quelli cristiani, migliaia di luci colorano i cieli e le abitazioni, le strade sono in festa ed i bambini attendono trepidanti l’arrivo di Babbo Natale per poter scartare i regali tanto sognati.

Per l’occasione non c’è comune salentino che non organizzi un presepe artistico o vivente che sia, per festeggiare degnamente l’arrivo della festa.

I presepi viventi sono senza dubbio un’ottima occasione per le generazioni dell’epoca moderna di riscoprire gli antichi mestieri in parte andati perduti: dall’aparo, che alleva le api per la produzione del miele, all’uomo che fonde la cera per crere le candele, dal figulo che trasforma la creta in vasi, al fabbro che modella i metalli, il maniscalco che ferra i cavalli e ancora le antiche presse per la produzione dell’olio, il mosaicista, il mastro vetraio,… si potrebbe continuare all’infinito.

Nella classifica dei presepi viventi più belli e più grandi d’Europa c’è il Presepe Vivente di Tricase, organizzato da un comitato di volontari, sito in località Monte Orco e conosciuto come la Betlemme d’Italia. Il percorso calpestabile si snoda per più di 2 km, su una superficie di oltre 4 ettari di terreno occupate da oltre 250 partecipanti, vecchi alberi di ulivo, vecchie capanne e paiare. Ogni anno si arricchisce con nuove sceneggiature ed effetti speciali come la nevicata artificiale. Sono sempre più numerosi i turisti che si mobilitano da ogni parte d’Italia e non solo per ammirare questo spettacolo.

Francobollo del presepe (Fonte: presepeviventetricase.it)

Francobollo del presepe (Fonte: presepeviventetricase.it)

Oltre alla riproposizione artigianale il presepe vivente di Tricase offre anche ottime ricostruzioni paesaggistiche e architettoniche, come le case dei Romani,  il palazzo di Erode, il tempio ebreo, una cascata, ponti e torri. Nel 2004 è stato scelto come simbolo filatelico per il formato da 45 centesimi per rappresentare l’Italia nel periodo Natalizio; in particolar modo il francobollo raffigurava la scena della natività con sullo sfondo una stilizzazione della città “natalizia” di Tricase.

Il giorno di chiusura, quello del  6 Gennaio è caratterizzato dal corteo in costume dei Re Magi, che attraversando le strade del paese, giungono fin su la grotta indicata dalla stella cometa, per portare l’oro, l’incenso e la mirra al bambin Gesù.

Per maggiori informazioni visitare il sito www.presepeviventetricase.it


Il presepe di Tricase è gemellato ogni anno, in maniera simbolica, con al città di Betlemme, che puntualmente invia una fiammella, la luce della pace, che una volta giunta a Trieste, viene scortata fino a Lecce e poi a Tricase, da gruppi di scout e varie associazioni.  L’arrivo della luce è festeggiato con riti di benezione del luogo su cui sarà locata, una locanda che ospiterà in cima al monte Orco la Sacra famiglia, e con la consegna delle chiavi simboliche della città di Betlemme al personaggio più anziano che parteciperà alla rappresentazione.

Per maggiori informazioni fotografiche sul presepe vivente di Tricase consultare l’annessa galleria fotografica a questo link.

Oltre a quello di Tricase ci sono anche numerosi presepi di dimensioni minori.

Quello di Castrignano del Capo ad esempio, è un presepe più intimo e per certi aspetti anche più naturale, da visitare possibilmente di giorno; è organizzato dalle associazioni Unio Sanguis Christi e Teatro Minimo nel borgo antico delle Sterne.


Molto rinomato è anche il Presepe di Sanarica, organizzato dall’associazione Amici del Presepe, all’interno di una dolina naturale sulla strada provinciale per Botrugno. La dolina rende giustizia alla magia dell’atmosfera ed il gioco di luminarie e la sceneggiatura daranno la giusta illusione del passato in cui è ambientata la storia del presepe, che rivive anche tramite le oltre 100 comparse sparse tra una decina di stazioni. Il 6 gennaio termina con la sfilata dei Re Magi in costume.


Molto caratteristico è il presepe vivente di Minervino, ambientato in una antico frantoio ipogeo, l’ideale per fondere l’antica città di Betlemme con la tradizione olearia salentina. Il frantoio di Minervino è ritenuto essere il più grande del Salento. Al suo interno sono stati ricavati diversi ambienti dove si alternano figuranti e sceneggiature che ricalcano le principali scene bibliche.


Il presepe vivente di Strudà, frazione di Vernole, si svolge in una vecchia cava sulla strada tra Strudà e Acquarica e organizzato dall’associazione Nuovi Orizzonti. Anche qui una caratteristica parata in costume in occasione dell’arrivo dei magi, che ha anche avuto l’onore di attraversare le strade di Lecce.


La lista dei presepi viventi salentini non finisce qui, ci sono infatti anche quello di Casarano, Alliste, San Cesareo, Specchia, Gemini, Noha, Collepasso, Galatone, San Donato di Lecce, Ugento, Maglie, Gallipoli, Neviano. Martano, Monteroni, San Pietro in Lama, Galatone

Marco Piccinni

SITOGRAFIA

Eventi e Sagre.it

Grande Salento.org


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