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EMIGRAZIONE. E’ nato il circolo di Alessano e Montesardo

“Finalmente abbiamo realizzato un sogno!”. E’ emozionato e contento il prof. Antonio Negro, vent’anni di emigrazione in Svizzera (Zurigo) dove, apprezzatissimo dai suoi alunni, ha fatto il maestro elementare.Il “sogno” è il circolo degli emigranti di Alessano e Montesardo, che diedero un grande contributo all’emigrazione e il dove il fenomeno fu, ed è, assai intenso. Con ricadute economiche su due livelli: sul paese d’accoglienza e sul territorio di origine attraverso lo sviluppo di paesi che sono così usciti dal mondo rurale e dal lavoro disumano e mal pagato, attivando industria, edilizia, artigianato, commercio, ecc.

“Per mantenere viva la memoria” (Negro) è stato appena inaugurato in piazza don Tonino Bello, in un locale messo a disposizione da Antonio Orsi. La campagna di tesseramento va a gonfie vele, con tanti sostenitori e attivisti della prima ora: Cosimo Martella, Antonio Mighali, Antonio Mariello, Donato Colaci, Oronzo Alemanno, ecc.

Gli emigranti si ritrovano, raccontano le storie, e oltre all’affabulazione portano le foto delle loro vite all’estero, i cantieri, gli alberghi, i ritrovi, l’intimità delle loro famiglie, ecc.

Antonio Negro

Antonio Negro

Dall’Argentina alla Libia, dalla Spagna alla Nuova Zelanda: gente che partendo da Alessano e Montesardo cercò fortuna all’estero è sparsa in ogni angolo del mondo: ieri con la valigia di cartone e la bottiglia di olio, oggi col trolley e l’i-pad.

Furono intensi i primi flussi negli anni ’60 e ’70, e dopo un rallentamento, a causa della crisi che investì anche i paesi d’accoglienza, oggi hanno ripreso il ritmo.

Gli iscritti negli elenchi dell’AIRE (Anagrafe Italiana Residenti Estero) sono 1434, l’equivalente di 720 famiglie. Si calcola che il 20% della popolazione viva extra moenia, mentre le seconde e terze generazioni ormai si sono integrate, diventando cittadini dei paesi dei genitori, tornano solo per le vacanze.

Si emigra in tutti i continenti: Europa (Spagna, Svizzera, Francia) ma anche in Asia (Kazakistan) Americhe (USA, Canada, Australia, Argentina, Venezuela), Oceania (Nuova Caledonia), Africa (Libia, Emirati Arabi, ecc.).

E’ appena partito e già – in sinergia con APA, associazione promozione Alessano fondata e presieduta dal prof. Antonio Melcarne – si mettono in cantiere le prime attività: si pensa alla festa del lavoro e del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, l’8 agosto, si intende portare la tematica nelle scuole (medie inferiori e superiori) e si lavora all’idea di un libro con le storie di vita vissuta degli emigranti, mentre dal Comune l’assessore Sara Marzo – molto operativa e appassionata – intende includere il circolo e le sue attività nelle iniziative in progress.

Presto sarà inaugurato e verranno invitate personalità vicine al mondo dell’emigrazione e come concept si propone di tener vivo l’interesse, di rafforzare la memoria attraverso dibattiti, convegni, mostre e in generale riflessioni sulla tematica affinché le nuove generazioni sappiano dei sacrifici dei loro padri e nonni.

Alcuni parlamentari eletti all’estero (Gianni Farina, per esempio) hanno avanzato una proposta di legge che il circolo intende appoggiare e divulgare: studiare a scuola la storia dell’emigrazione italiana.
In Salento ci sono molti altri circoli: da Gagliano a Corsano, da Tuglie a Matino, Casarano, Nardò, Specchia, ecc.

Francesco Greco


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