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La storia del Salento dal 1600

I principali eventi storici dal 1600 al 1799

La rivolta di Masaniello

La rivolta di Masaniello a Napoli nel gennaio del 1647 si estende a macchia d'olio in tutte le regioni del Regno di Napoli. La sommossa popolare, che ha avuto origine dalle pesanti tassazioni indirette alle quali era sottoposta la plebe, diviene ben presto una seria minaccia per le autorità e il dominio Spagnolo. Scontri e rivolte si registreranno anche a Lecce, Nardò, San Cesareo, Taranto, Ostuni, Muro Leccese, Oria, Latiano, Massafra,Cavallino, Casalnuovo, Grottaglie, Corigliano d'Otranto e Francavilla Fontana.




Epidemia di peste nel meridione

Una nuova epidemia di peste devasta il meridione d'Italia. Sembrano però immuni Lecce e buona parte della Terra d'Otranto, da Ostuni fino a Leuca. Questo evento prodigioso è per Lecce una conferma della protezione di San Oronzo, innalzato agli onori del patronato della città insieme a Giusto e Fortunato.




Istituita la festa dell'Assunta a Lecce

Viene ufficialmente istituita a Lecce la festa dell'Assunta, per il 15 Agosto. La festa, esistente nella pratica già in passato, viene ufficializzata e gestita interamente dalla confraternita del Rosario, una delle due più antiche della città, nata sul finire del XV secolo. Da questo momento in poi buona parte delle chiese matrici della provincia cambierà intitolazione in favore della Madonna Assunta.




Lecce sotto interdetto

La città di Lecce viene interdetta dalla Santa Sede. Il severo provvedimento che impedirà alla città di seppellire i defunti nelle chiese, di contrarre matrimoni e poter partecipare alle cerimonie religiose arriva dopo un'accesa protesta da parte della popolazione locale contro il vescovo di Lecce, che venne allontanato dalla città, nonchè la distruzione dei mulini appartenenti al clero accusato di eccessivi privilegi ed esenzioni dal pagamento delle tasse, quando la maggior parte della popolazione si consumava a causa della povertà.

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Dominazione Borbinica

Carlo di Borbone, già duca di Parma e Piacenza, figlio di Filippo V re di Spagna e di Elisabetta Farnese, a seguito della battaglia di Bitonto, conquista il regno di Napoli e fa il suo ingresso in città il 10 maggio 1734, assumendo il titolo di Neapolis rex, secondo la consuetudine asburgica (titolo di Carlo V); nel luglio dell'anno seguente verrà incoronato anche re di Sicilia. Il regno borbonico sarà interrotto da due parentesi napoleoniche e terminerà con l'annessione delle regione meridionali allo stato Italiano.




Riforma del catasto onciario

Il giovane Ferdinando IV di Borbone porta a termine una delle riforme iniziate dal padre, quella della riforma del catasto onciario. Questa prevede la dichiarazione obbligatoria da parte di tutti i cittadini, senza distinzione di ceto e classe, dei beni posseduti, il numero dei componenti del nucleo famigliare, debiti e crediti, al fine di valutare un adeguatae personale imposizione fiscale. Si apre la strada al moderno sistema tributario.




Natura sociale dei nobili

Carlo III regolamenta la natura sociale dei nobili, promuovendo nelle classi nobiliari ruoli differenti per ridurre gli abusi di potere, soprattutto nei confronti dei sudditi dei feudi di proprietà, e garantire l'ingresso negli alti ranghi della sfera sociale anche a nuove categorie. Nella provincia si andrà ora ingrossando una differenziatissima nobiltà vivente costituita da letterati, giudici, avvocati, commercianti, proprietari terrieri.




Repubblica Partenopea

Fondata il 23 Gennaio del 1798, la repubblica partenopea rappresenta uno dei successi Napoleonici in Italia dopo lo scoppio della Rivoluzione Francese. Il malcontento verso i francesi da parte del popolo napoletano non rende la vita semplice alla neo-repubblica. Elemento caratterizzante delle resistenza napoletana è il Cardinale Ruffo che combatte i francesi con la sua armata sanfedista. La repubblica cadrà il 22 giugno del 1799.




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